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«Viterbo è una città dove si percepisce un senso civico diffuso».
Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ieri pomeriggio era nella città dei papi per partecipare al dibattito pubblico “La sicurezza motore dello sviluppo”.
L’evento organizzato da Ombre Festival, un “botta e risposta” tra il ministro Piantedosi e il segretario generale del Siulp, Felice Romano. A moderare il dibattito il giornalista Giorgio Renzetti.
Piantedosi, dopo essere stato accolto al suo arrivo dal viceprefetto Andrea Caputo, dal questore Fausto Vinci e dal presidente della provincia Alessandro Romoli, ha voluto omaggiare i resti della tristemente famosa Quarto Savona Quindici esposti a piazza del Plebiscito.
Poi è salito a palazzo dei Priori per un incontro privato con la sindaca Chiara Frontini. Durante il dibattito il ministro ha parlato di vari temi; tra i più caldi affrontati durante la serata: la sicurezza, il fenomeno della migrazione e la riforma della giustizia
«Quando si agisce per rassicurare i cittadini - ha detto parlando di sicurezza - bisogna farlo attraverso l’azione classica, ordinamentale delle forze di polizia, come il perseguire i reati, ma non si può prescindere anche da altri aspetti, come la cura dei territori e degli ambiti dei territoriali».
Anche per il tema migranti ha espresso la totale e continua attenzione da parte del governo. «Non c’è nulla di ingestibile, quello che stiamo facendo lo dimostra. In questo momento storico c’è una pressione migratoria come raramente si era verificata nel passato. Gli accordi da fare con i Paesi di origine, di transito e di flusso sono la precondizione»..
Poi in chiusura, Piantedosi ha espresso il suo ottimismo per i passi che il governo sta facendo in tal senso.
“Il ministro Nordio è molto attivo con la sua professionalità, la sua competenza e conoscenza tecnica che gli sono riconosciuti da tutti, e si sta impegnando per immaginare la rinnovata stagione di riforme del sistema giustizia».