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Una vera e propria roulette russa. E’ quella che si gioca ogni giorno sulla sistemazione delle strade di Viterbo.
Il colpo in canna sempre pronto è costituito, alternativamente o spesso in contemporanea, dalle condotte colabrodo della rete idrica o dagli interventi per posizionare la fibra.
In tutto ciò si spendono soldi pubblici che di fatto vengono gettati nella costellazione continua di buche che si vanno ad aggiungere alla nutrita mappa di quelle ormai croniche, provocate dall'annosa mancanza di manutenzione stradale.
Esempio emblematico di intervento costoso e vanificato da lavori successivi per la fibra e per danni alla rete telefonica, provocati dal cattivo stato delle tubature dell’acqua, è quello che ha interessato piazza San Faustino.
840mila euro, la spesa sostenuta dal Comune per il progetto di riqualificazione che ha visto la sistemazione della piazza e il rifacimento totale del manto stradale, in sampietrini, di via Maria SS. Liberatrice e della piazzetta della Trinità.
Mentre si stava ancora procedendo alla sistemazione del secondo tratto della via, nella prima porzione già sistemata sono state scavate due grandi strisce nei sampietrini.
Ora il manto stradale, come mostrano le foto, presenta buche e scalini per la “gioia” degli automobilisti in transito.
Qualche metro più in là, all’angolo con via Cairoli, altro scavo.
Da alcuni giorni sono all’opera i dipendenti di un’azienda telefonica per ripristinare la rete, danneggiata dalle infiltrazioni provocate dalle perdite delle condotte idriche.
Terminati i lavori, come verrà sistemato lo scavo?
Sarà ripristinato il manto stradale con i sampietrini o con una grossa toppa di asfalto? E soprattutto a spese di chi?
Programmare gli interventi sulle strade del centro, e non solo, appare decisamente complesso.
Per quanto riguarda la fibra, le aziende non sono tenute a comunicare con anticipo il cronoprogramma dei lavori al Comune.
Al momento sembra che l’unica segnalazione in merito riguardi via Rossini e, infatti, l’amministrazione sta attendendo che l’intervento venga eseguito prima di mettere mano, e spendere soldi, alla sistemazione della strada.
A complicare ulteriormente la questione, l’estemporaneità delle emergenze, soprattutto per quanto concerne le rotture delle tubature Talete. Che, pur essendo pressoché cicliche, non sono però preventivabili.
Insomma, tra fare e disfare, le possibilità per le strade cittadine di non essere rappezzate dopo poco tempo dalla sistemazione sono davvero scarse.
E come diceva Totò: Io pago!