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Spostamento degli studenti dell’istituto Ellera nei locali di viale Trento: al coro di no dei genitori si affianca quello di chi invece plaude al trasferimento. Si tratta dei commercianti della zona che sono favorevoli. E’ un coro di sì quello degli esercenti dell’area di viale Trento all’annunciato trasferimento provvisorio di una parte degli studenti del Comprensorio Ellera per i lavori Pnrr preso le attuali classi. Che non possono essere utilizzate durante i lavori per la mancanza degli spazi minimi di legge.
«Ci si lamenta da diversi anni – dice Ambra Sciuga, titolare del Café Lux – della situazione di abbandono e di pericolo pubblico di viale Trento: la venuta di centinaia di bambini e la presenza dei loro genitori non potrà che rendere vivibile la zona e contribuire alla ripresa economica. La riqualificazione di viale Trento è un lavoro che dev’essere fatto a prescindere dagli studenti. Visto che non è mai stato fatto nulla si confida che, in questi due mesi che ci separano dall’inizio delle scuole e l’arrivo dei ragazzi, vengano fatte cose sostanziali come il ristabilimento della pulizia e del decoro, l’installazione della videosorveglianza, il ripristino dell’illuminazione ovunque e controlli fissi e continuativi delle forze dell’ordine. Tutto ciò permetterebbe di demotivare anche avventori molesti e ubriachi a circolare nella zona. Si tratta di un cambiamento quasi obbligato».
Maurizio Lombardelli, titolare della storica pasticceria ad angolo con viale Trento, fa sapere che «sono molto a favore dell’arrivo degli studenti perché mi immagino che ci sia più pulizia sulla stessa in quanto è pieno di gente che si ubriaca, che urina per strada, che strilla: con la presenza dei bambini credo i controlli saranno più assidui e ci sarà una pulizia più approfondita come il taglio delle piante, in alcuni tratti ci si deve abbassare per non sbattere la testa. Quest’area è stata lasciata nel totale abbandono». Massimo D’Alessio, presidente dell’associazione che gestisce l’accademia di danza, canto e recitazione, fa un po’ di storia. «Quando l’estate scorsa – dice D’Alessio – e anche ora chiedemmo di attuare l’antibivacco, da certa parte dell’attuale opposizione in Comune siamo stati tacciati di essere persone che volevano prendersi privatamente viale Trento quando, invece, molte persone bivaccano perché non sanno neanche dove andare a dormire. Mi chiedo dove sia la coerenza quando, oggi, il Comune, previa promessa di risistemare viale Trento, porta per necessità gli studenti provvisoriamente qui e, la stessa sinistra che ci tacciò di essere razzisti, ora si oppone alla misura del trasferimento degli studenti per i rischi legati alla sicurezza pubblica. Parliamo dello stesso problema. Mi auguro che il progetto vada a buon fine perché la scuola non può che portare vita e il traffico è relativo perché sarebbe sempre lo stesso».
Carmelo Meli, professore e titolare della palestra e complesso sportivo Lux, dice che «considerare viale Trento solo simbolo di degrado urbano è ingiusto e soprattutto superficiale. Una più attenta analisi porta alla luce realtà ben diverse, tra queste un centro sportivo che offre, unico al centro della città, tennis indoor e outdoor, palestra e calcio a 5. Fondato nel 1976 resiste e si sviluppa di anno in anno». Per il professor Meli, quindi, è prioritario anche l’approccio che si ha sulla questione degli studenti su viale Trento che non potranno che arricchire il mondo civico già esistente e si offre per ospitarli: “Ho locali idonei e potrei ospitare io le classi per le attività sportive – conclude – basta venire e valutare».