Riorganizzazione del personale di Talete per l’accesso dei nuovi e ultimi Comuni della Tuscia al gestore unico del servizio idrico integrato: sancito l’accordo ente-sindacati.

E’ stato firmato da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil con Talete il patto che mira a tutelare i lavoratori che, ora, con l’accesso di tutti e 60 i Comuni della Tuscia, saranno riorganizzati nel nuovo piano delle risorse umane di cui i sindacati confederali, secondo l’accordo, dovranno essere puntualmente informati.

Il tutto secondo un modello di relazioni industriali che preveda la riorganizzazione interna in seguito alle mutate esigenze aziendali, l’internalizzazione dei dipendenti, la formazione e l’aggiornamento, il piano assunzioni per il turnover generazionale e la digitalizzazione a favore dell’innovazione tecnologica. «Riteniamo l’accordo che siamo riusciti a firmare – dice Angelo Iacono, segretario regionale di settore Uiltec Uil – importante per la vita di Talete. Abbiamo collaborato sia noi segretari territoriali che le Rsa del posto e l’amministratore unico Salvatore Genova. Talete doveva riorganizzarsi non solo per l’ingresso dei nuovi Comuni ma gioco-forza perché è sempre mancata una fase di assunzioni mirate e di reinternalizzazione dei lavori e, soprattutto, avere la possibilità di realizzare la digitalizzazione, oggi necessaria». Non nasconde la sua soddisfazione Iacono della Uil e rilancia: «E’ un bell’accordo perché completo. Noi tra qualche settimana ci dobbiamo incontrare per calendarizzare tutta una serie di appuntamenti rivolti a definire nel complesso questo accordo. Le relazioni industriali con una società del posto e di tutto il Viterbese richiede del tempo ma cercheremo di renderlo il più breve possibile». Poste le basi, quindi, ora si dovranno trovare paletti chiari su assunzioni, internalizzazione e digitalizzazione. «L’accordo è stato per certi aspetti sudato dai sindacati e l’azienda – conclude Iacono – per trovare la quadra sia per i dipendenti che per le prospettive future. Talete non si può fermare e rimanere ancorata ai vecchi sistemi». La segretaria generale della Cisl di Viterbo Elisa Durantini precisa che «questo accordo è uno dei primi siglati sul nostro territorio che mette i lavoratori e i loro rappresentanti al centro delle scelte delle aziende per cui lavorano. E’ una visione del lavoro partecipata su cui la Cisl punta tantissimo. Non a caso la legge d’iniziativa popolare, che dà piena attuazione all’articolo 46 della Costituzione per applicare la partecipazione e la governance delle aziende da parte dei lavoratori, è ciò per cui noi ci siamo battuti moltissimo con una grande raccolta firme che ora è in Parlamento». La partecipazione, quindi, per la Cisl di Viterbo è fondamentale. «Partecipazione è dare voce a chi vive giorno dopo giorno il lavoro e ha diritto a dire la sua sulla gestione dell’azienda – conclude Durantini - L’accordo con Talete è la prima implementazione sul territorio della legge sulla partecipazione e speriamo che faccia da apripista per tante altre situazioni simili: è la direzione giusta». Fabrizio Mastogiovanni, segretario generale della Femca Cisl dice che «si tratta di un accordo partito da lontano e che ha visto impegnate le segreterie e le Rsu in perfetta sinergia. Tutto ciò a dimostrazione che le problematiche attuali e le sfide del futuro si devono necessariamente affrontare insieme, alzando i livelli di partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa».