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CIVITAVECCHIA – Ne ha fatta un’altra delle sue, lasciando senza parole la titolare di un noto ristorante del Ghetto e una sua dipendente. Eolo, l’uomo che fa il vento nei locali civitavecchiesi, ha preso di mira un’attività commerciale del centro. La sua Mercedes Classe A l’ha parcheggiata in via Dalmazia e a piedi ha raggiunto il ristorante. Un ristorante che ha avuto una sola colpa, ovvero quella di fidarsi del cliente sbagliato. Il personale ha apparecchiato come si fa per ogni persona che entra, ha accolto le richieste dell’uomo e le ha trasmesse alla cucina. Una persona distinta, con un maglioncino blu e un cappello da cowboy; impossibile non riconoscerlo, soprattutto per via di quel “triangolo” sulla nuca. Ordina di tutto: un abbondantissimo antipasto, un buon primo, un secondo da leccarsi i baffi e una bottiglia di Vermentino di Gallura. Mangia a più non posso, sorseggia un buon caffè e dopo un po’ decide di concludere la traversa. Si alza, si presenta alla cassa ed esibisce il bancomat. Il tentativo di transazione, guarda caso, non va a buon fine. Ci riprova altre due volte, ma niente da fare: la carta esibita non dà la possibilità di pagare. Finge stupore, si accomoda fuori dal locale con l’impegno di attendere una decina di minuti e poi riprovare. Chiede informazioni circa l’ubicazione dell’ufficio postale, ma è una tattica. Quando il personale del ristorante si affaccia per cercarlo, Eolo è già sparito, insieme alle ricevute delle transazioni che non sono andate a buon fine. Un conto da 55 euro che nessuno salderà mai, mentre l’avventuriero della ristorazione continua il suo percorso.