LADISPOLI - «Scusate ma mi sapete dire qualcosa circa il saldo della tari? A me non è arrivato nulla. Qualcun altro è nella mia stessa situazione? Che bisogna fare?». A porre la domanda sui social per cercare di carpire notizie utili, è la signora Cinzia. Come lei, però, centinaia di ladispolani da mesi si stanno chiedendo che fine abbia fatto l’ultimo bollettino della Tarip 2023.

Sarebbe dovuto arrivare prima della fine dello scorso anno, ma ad oggi, solo ad alcuni possessori di posta certificata, gli uffici comunali hanno inviato l’ultimo F24 da pagare per il servizio di nettezza urbana relativo all’anno precedente. Tutti gli altri sono ancora in attesa. E la paura per molti è che quando arriverà saranno costretti a dover fare i conti anche con gli interessi di mora a causa del ritardo nel pagamento.

«Se andate sul sito del comune la trovate - scrive la signora Manuela - risulta che non è stata pagata anche se non è stata inviata, dal sito si può stampare e andare a pagare. È una vergogna!». «Sono loro che devono inviarla, non dobbiamo cercare noi sul sito anche perché molte persone non ne sono capaci. Prima o poi arriverà. L’ importante è che non risulti morosità», rilancia ancora la signora Maria Teresa.

Domande, dubbi, timori che ormai da settimane si susseguono in città e che non fanno dormire sonni tranquilli alle centinaia di utenti, soprattutto in un periodo in cui tra i rincari dei beni di prima necessità, delle materie prime, delle utenze, la vita economica familiare è programmata euro dopo euro sperando sempre che l’imprevisto non si presenti.

«Arriverà e non ci saranno sanzioni o interessi da pagare», ha rassicurato il sindaco Alessandro Grando. A quanto pare i ritardi dell’invio sarebbero dovuti a degli “intoppi” relativi alla novità apportata alla tassa.

Dal 2023 infatti gli utenti pagheranno a seconda del residuo secco conferito: da qui Tarip (tariffa puntuale rifiuti). Ed è proprio nell’ultimo “agognato” bollettino che sarà calcolato quanto i cittadini siano stati ligi, o meno, nel conferire i loro rifiuti indifferenziati. Calcolo effettuato sul numero di volte di esposizione del mastello del residuo secco e di altri parametri stabiliti tramite regolamento comunale. Insomma, gli utenti per scorprire però quanto abbiano effettivamente speso, dovranno pazientare.

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