SANTA MARINELLA – Clamorosa rivelazione del sindaco Pietro Tidei, che nel messaggio video inviato ieri l’altro dal suo profilo Facebook, denuncia attività di pedinamento alla sua persona e all’auto ufficiale del Comune.

“C'è chi ci persegue e dunque presenterò una denuncia alla Procura della Repubblica – dice Tidei - perché c'è qualcuno che, su commissione, segue la macchina del Comune. E adesso andrò alla Procura per vedere, con le foto che mi sono state date, di denunciare chi è arrivato addirittura a pedinare la macchina del Comune. Siamo a livello ormai della delinquenza organizzata e su questo spero che il magistrato apra un’ indagine per scoprire chi ha fatto le foto e soprattutto chi segue la macchina del sindaco, come se seguisse Totò Riina. Siamo a questi livelli. L'opposizione si deve mettere l'anima in pace, ha perso le elezioni, ha perso al primo turno, sono pochi i sindaci in Italia che hanno vinto al primo turno. Governeremo altri tre anni e mezzo, perché la nostra maggioranza, seppur ridotta per nostra volontà, è compatta e quindi sarà una maggioranza di governo, fino a quando potremo governare, governeremo, di certo questi anni e quelli successivi perché credo che si presenteranno alle prossime elezioni i consiglieri della mia maggioranza e sicuramente vinceranno, perché le cose fatte da noi non sono state fatte da altri, gli altri hanno distrutto, noi abbiamo ricostruito. Questa è la realtà con cui ci presenteremo, c’è chi ha distrutto e c’è chi ha fatto le opere, c’è chi ci ha portati al fallimento e chi invece è uscito dal fallimento”.

Molti si interrogano cosa rivelano le parole del sindaco quando parla di pedinamenti dell’auto del Comune. Secondo un quotidiano telematico, in diverse occasioni, un’auto non identificata avrebbe seguito quella del Comune per conoscerne i movimenti. Alla base di tutto ci sarebbe una lettera anonima inviata nella casella di posta ordinaria dei consiglieri comunali di Santa Marinella, dove vengono riportati movimenti dell’auto con foto allegate, che mostrano il sindaco che viene accompagnato all’aeroporto di Ciampino intento a partire in aereo. Il fatto risalirebbe al 23 settembre scorso quando nel consiglio comunale, alcuni consiglieri avevano ricevuto la busta anonima con le foto allegate e questi, avrebbero provveduto a consegnarla ai carabinieri della locale stazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA