SANTA MARINELLA – Domani, al Parco Martiri delle Foibe, verranno celebrati gli italiani morti per mano dei partigiani jugoslavi, la cui responsabilità storica ricade sul regime jugoslavo di allora, ma che vide partecipi anche bande terroristiche serbe e croate di ispirazione nazionalista, monarchica e di estrema destra.

“Migliaia di persone di etnia italiana uccisi e gettati nei crepacci più profondi in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia – dice il sindaco Tidei - sia durante la guerra che nell’immediato dopoguerra. E’ stato scelto il 10 febbraio e per un paradosso della storia lo facciamo il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di Parigi in cui l’Italia cedeva definitivamente alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, l’Istria, Quarnaro e la Dalmazia. Fu un martirio di italiani».

«E mentre onoriamo la memoria delle vittime italiane alle foibe, promuovendo soprattutto la conoscenza storica di quei fatti, al tempo stesso lanciamo da qui, dalla nostra piccola Santa Marinella, un messaggio di riconciliazione e di pace che giunga in tutte le diverse regioni del mondo che oggi sono in guerra tra il Medio Oriente, l'Africa e l'Europa orientale - aggiunge il sindaco Pietro Tidei - Le cause sono molteplici e comprendono dispute territoriali, conflitti etnici e religiosi, lotte per le risorse naturali e tensioni geopolitiche. Ma è importante notare che il numero di conflitti è in aumento negli ultimi anni, con un incremento del 40% negli ultimi tre anni, secondo l'indice dei conflitti 2024 di Onu e Istituti di Ricerca Internazionali. Tocca a me come sindaco, come rappresentante democratico di questa comunità. lanciare da Santa Marinella, in questa ricorrenza ufficiale questo messaggio di pace e di riconciliazione e sono certo sbigottito tra la dimensione del mio, del nostro gesto e la dimensione planetaria della guerra e dei suoi orrori. E lo sbigottimento diventa estremo imbarazzo quando si sollecita l’amministrazione a intervenire su una scritta murale, sicuramente antisemita, con relativo e immancabile strascico sui social. La storia non si riscrive, né si mistifica. Il martirio delle foibe, l’eccidio dei palestinesi massacrati a Gaza e il genocidio sistematico ed internazionale di ebrei operato dal nazi-fascismo, sono cose profondamente diverse, che devono rimanere diverse, tanto è improprio persino accostarle nello stesso discorso. Ma in ogni caso hanno un’unica risposta, la pace, che va perseguita ad ogni livello e per costruita mattone dopo mattone. E gli operatori di pace coltivano tutti nel loro campo il loro compito, grande o piccolo che sia, giorno dopo giorno. Con questo spirito, l’amministrazione comunale ha svolto il suo compito, dopo due ore, lo scarabocchio, era già stato ripulito”.

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