CERVETERI – Camion contro furgone: muore il pensionato Mario Scannelli, 68enne residente nella Capitale. La via Doganale si conferma strada killer della periferia etrusca. Ma è una storia drammatica tutta da ricostruire da parte della Polizia municipale intervenuta per i rilievi e per chiudere la strada per diverse ore. Secondo una prima ricostruzione la vittima era alla guida di un furgone Iveco Dayli e stava trasportando delle ferraglie quando all’improvviso si è fermato, all’altezza di Borgo San Martino, probabilmente perché era finita la benzina. Forse, ed è l’altra ipotesi investigativa, l’autista è sceso dall’abitacolo ed è in quel frangente che si è consumata la tragedia con un camion che è sopraggiunto e che non avrebbe visto né il furgone, né tantomeno il 68enne. Un impatto violentissimo. Il signor Mario è morto due ore dopo al pronto soccorso del Policlinico Gemelli dove era stato trasportato in codice rosso con l’ambulanza del 118. Troppo gravi, evidentemente, le sue condizioni. Tante domande a cui serviranno delle risposte. Uno degli aspetti più importanti è capire appunto se l’uomo sia sceso dal suo furgone e se abbia fatto in tempo a posizionare il triangolo o inserito almeno le quattro frecce per segnalare il pericolo. Bisognerà valutare, magari con l’ausilio di telecamere private, se la vittima sia stata centrato direttamente dal camion o nella carambola dal suo stesso furgone con il carico sopra. Nella strada provinciale si può procedere a 50 chilometri orari (addirittura a 30 nei tratti più dissestati). Ecco perché in queste ore ad affiancare i vigili urbani in ulteriori valutazioni ci saranno gli agenti della polstrada di Cerveteri-Ladispoli. La Procura della Repubblica di Civitavecchia potrebbe procedere per omicidio stradale. Tanti, troppi incidenti sulla Doganale. Nel 2024 è la seconda vittima. A marzo di quest’anno era deceduto Giacomo Taramanni, un 78enne di Valcanneto investito e ucciso da un furgone mentre era in sella alla sua bici sempre all’altezza di Borgo San Martino. Tanti altri gli impatti violenti nei mesi successivi tanto da spingere abitanti e comitati a chiedere delle misure di sicurezza.

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