PHOTO
Venti truffe nella Tuscia agli anziani denunciate ai carabinieri dall’inizio dell’anno ad oggi, 9 scoperte, 2 gli arresti e 10 le denunce a piede libero dei presunti autori. I carabinieri di Viterbo tirano le somme e lanciano un appello a non abbassare la guardia in quanto il fenomeno è sempre diffuso e preoccupante.
Nei giorni scorsi, infatti, le centrali operative e le stazioni dei carabinieri nella provincia di Viterbo hanno ricevuto segnalazioni di tentativi di truffa in diversi comuni della Tuscia. Le segnalazioni sono arrivate da diversi luoghi, inclusi il capoluogo, Nepi, Vetralla e anche lungo il litorale da Montalto di Castro a Tarquinia da parte di persone che erano state contattate sempre con le solite scuse dell’incidente del nipote o del finto direttore di banca o del finto carabiniere, ma fortunatamente si sono subito rese conto del tentativo di raggiro che era stato messo in atto ed hanno così messo in fuga i malviventi.
«Grazie alla sensibilizzazione e alla formazione degli operatori, i carabinieri stanno riuscendo a prevenire molti di questi reati. Gli anziani vengono informati su quali sono le truffe più comuni e su come difendersi da esse – dice il colonnello Massimo Friano, comandante provinciale dell’Arma – Vengono organizzati incontri, conferenze e workshop in cui i carabinieri forniscono tutte le informazioni necessarie per evitare di cadere nelle trappole dei truffatori. Inoltre, i carabinieri operano anche attraverso azioni di prevenzione sul territorio. Grazie alla loro presenza capillare e costante nelle strade e nelle piazze, riescono ad individuare situazioni sospette e ad intervenire prima che i truffatori possano mettere in atto i loro piani. L’impegno dei militari non si ferma alla prevenzione, ma spazia anche nelle indagini e nell'identificazione dei colpevoli. Grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate, i Carabinieri riescono ad individuare i responsabili di queste truffe e a portarli davanti alla giustizia».
Il colonnello Friano ribadisce dunque l’importanza di segnalare e denunciare qualsivoglia tentativo di truffa.
Nel 2022 in provincia sono stati accertati 63 casi, tra consumati e tentati, ed i carabinieri del Comando provinciale sono riusciti a scoprirne 20, arrestando 4 presunti responsabili e denunciandone 25 a piede libero. Nell’anno in corso il fenomeno sembra essere in calo ma ben lungi dal poter affermare che tale piaga sia stata estirpata.
“Uno degli aspetti più importanti del lavoro dei carabinieri nella lotta alle truffe agli anziani – sottolinea una nota dell’Arma – è il contatto diretto con le vittime. Grazie alla loro professionalità e alla loro sensibilità, i militari forniscono un supporto concreto alle persone truffate, aiutandole a denunciare il reato e a riprendersi dal danno subito. Tuttavia, l'impegno dei carabinieri nella lotta alle truffe agli anziani non può essere efficace se non c'è la collaborazione e la partecipazione attiva di tutta la comunità. È importante che ognuno di noi sia informato su queste truffe e che sia in grado di riconoscere le situazioni di pericolo. In caso di sospetto, è fondamentale segnalare tempestivamente le autorità competenti, affinché possano intervenire prontamente”.
In conclusione grazie alla loro professionalità dei carabinieri, al loro impegno costante e alla loro sensibilità nei confronti delle vittime, stanno facendo un lavoro prezioso per tutelare la sicurezza e il benessere degli anziani. “Tuttavia – ribadisce l’Arma - è importante che ognuno di noi partecipi attivamente in questa lotta, informandosi e segnalando eventuali casi di truffa alle autorità competenti. Solo così potremo contrastare efficacemente questo tipo di criminalità e proteggere le persone più fragili della nostra società”.