Si spaccia per un carabiniere e truffa un’anziana. L’ennesimo episodio nella Tuscia si è verificato ieri mattina a Zepponami, nel territorio comunale di Montefiascone. 

Qui ieri mattina sono entrati in azione i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia locale che durante un servizio perlustrativo hanno individuato un’autovettura sospetta con a bordo un giovane e hanno deciso di pedinarla.

I militari hanno notato così il giovane che, ignaro della presenza dei carabinieri, si è fermato a Zepponami ed è entrato in un’abitazione ove era residente una vedova 77enne. Il malvivente una volta uscito, ha trovato ad attenderlo i militari in borghese, che una volta bloccato l’uomo lo hanno trovato in possesso di alcune centinaia di euro, gioielli e monili in oro.

Nel corso degli accertamenti è stato possibile appurare che la vittima era stata preventivamente contattata telefonicamente da un individuo che si qualificava falsamente come un maresciallo dei carabinieri e che paventava l’arresto a seguito del coinvolgimento in un incidente stradale di una congiunta dell’anziana, e intimava alla vittima di pagare al fine di evitare il carcere alla giovane parente. Tanto è stato sufficiente per raggirare la vittima.

Il giovane arrestato aveva anche strappato dal collo della povera donna una catenina d’oro che non gli era stata consegnata. Tra l’altro il ragazzo, di origini campane, era inoltre sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita.

Il 22enne è stato quindi arrestato per truffa aggravata e furto con strappo e sarà proposto all’autorità provinciale di pubblica sicurezza per l’applicazione della misura di prevenzione personale del "foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno" nel comune di Montefiascone.

La costante attenzione che carabinieri pongono nella lotta alle “truffe agli anziani”, sia dal punto di vista preventivo, attraverso l’incessante campagna informativa presso centri anziani, parrocchie ed altri luoghi di aggregazione di tutta la Provincia di Viterbo, sia attraverso la presenza capillare sul territorio dei servizi preventivi – sottolinea l’Arma – in questa specifica circostanza è stata proficua, ha sicuramente evitato la consumazione del reato.