Si sarebbero finti dipendenti delle Poste per truffare gli anziani. Per questo due partenopei sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri.

Si tratta di due quarantenni napoletani ritenuti responsabili di una tentata truffa ai danni di un’anziana della frazione Tre Croci, nel territorio comunale di Vetralla

Alcuni residenti hanno segnalato ai carabinieri il fatto di aver ricevuto telefonate di sedicenti impiegati delle Poste che chiedevano denaro per il pagamento di presunti debiti con l’ente. I militari si sono quindi attivati immediatamente.

Una pattuglia della Stazione locale, supportata dai militari dell’Arma forestale, ha fermato i due in macchina nell’abitato.

Anche in quest’occasione - sottolineano dall’Arma - il contributo dei cittadini in contatto diretto con i carabinieri della centrale operativa e della stazione a presidio del territorio è stato determinante.

L’episodio rappresenta una nuova occasione per destare l’attenzione, soprattutto da parte delle fasce sociali maggiormente esposte, su un fenomeno che interessa tutto il territorio nazionale ed in queste ultime settimane, nella provincia di Viterbo, si è manifestato soprattutto sul versante sud della Tuscia.

L’appello dei carabinieri è a chiamare il numero unico d’emergenza 112 nel momento in cui si ha il dubbio di essere stati contattati da probabili truffatori evitando di aprire a qualsiasi persona sconosciuta si presenti alla porta di casa e verificando sempre le notizie che vengono fornite con i propri familiari.

A tale scopo, l’Arma ricorda che uno dei modus operandi di questi malfattori consiste nel cercare di occupare tutte le linee telefoniche che le vittime hanno a disposizione per impedire loro di chiamare i parenti più vicini e verificare le false notizie fornite. È importante, dunque, prestare attenzione a questo dettaglio e prendersi il tempo per contattare i familiari o i carabinieri.

Nell’anno in corso sono 20 le truffe denunciate ai carabinieri nella Tuscia, ma quasi la metà (ovvero 9) sono state scoperte, con 2 arresti e 10 denunce a piede libero dei presunti autori.

L’anno scorso, invece, erano stati 63 i casi denunciati in tutta la provincia, tra consumati e tentati, e i carabinieri del comando provinciale sono riusciti a scoprirne 20, arrestando 4 presunti responsabili e denunciandone 25 a piede libero.