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Il turismo pasquale nella Tuscia si preannuncia ricco di offerte e con ottime potenzialità di presenze turistiche. Il clima di tensione internazionale non sembra avere demoralizzato i turisti, specie per il lungo stop dovuto a due anni di pandemia e per il clima che, di invernale, ha avuto molto poco quest’anno.
«Le attività ricettive - spiega Gianfranco Piazzolla, presidente provinciale di Confimprese – segnalano buone presenze turistiche in questo periodo e si preannunciano buoni numeri ma, crediamo, non da tutto esaurito. Il turismo familiare avrà certamente meno peso nell’ambito dei numeri finali mentre sono in netta ripresa le gite scolastiche che hanno portato una buona fetta di turismo nella Tuscia e lo porteranno nel periodo primaverile».
Sul fronte incassi Piazzolla precisa che «le previsioni sono buone e, fino ad ora, i fatturati sono stabili. La gente si è raffacciata al consumo e anche i ristoranti riescono a fare il pienone nel fine settimana». E’ una situazione collegata direttamente alla lenta ma sensibile ripresa dei consumi e dei viaggi in direzione di mete specifiche. Tra le mete preferite del turismo pasquale ci saranno «il lago di Bolsena, i borghi più caratteristici della Tuscia ed il mare – dice ancora Gianfranco Piazzolla – sperando che le previsioni del tempo non siano inclementi». La promozione turistica del Viterbese di questi ultimi mesi, tra Bit di Milano ed Itb di Berlino, ha in parte sdoganato il nostro territorio e «permesso a tanti gruppi italiani e stranieri di conoscere la Tuscia – continua Piazzolla – dalla Macchina di Santa Rosa a borghi già ampiamente promozionati come Civita di Bagnoregio, Bomarzo e Caprarola e, in più, sono in voga viaggi dei un fine settimana per specifiche attrazioni turistiche come Villa Lante, Palazzo Farnese di Caprarola e le necropoli etrusche di Tarquinia». Altro fronte di attrazione sarà, secondo molti esperti, anche il termalismo. L’inaugurazione recente di Tuscia Terme va a completare un panorama già ricco di strutture termali. «Tanti turisti hanno già prenotato – conclude Piazzolla – e le terme potrebbero essere una delle grandi soddisfazioni per il turismo pasquale nella Tuscia perché c’è un forte interessamento da parte dei turisti romani e provenienti soprattutto dal nord». E’ un quadro buono ma che attende verifiche immediate quello del turismo di Pasqua. I segnali ci sono e serve solo attendere i primi giorni per capire se da buono il quadro potrà definirsi ottimo con l’avanzare della primavera.