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Dolci tipici del periodo e viaggi. Sono i due elementi imprescindibili delle festività pasquali.
Uova di cioccolato e colomba ma anche spostamenti più o meno lunghi per il ponte di Pasqua e Pasquetta.
Stando ai dati delle prenotazioni attuali, su scala nazionale, per quanto riguarda il sistema ricettivo è previsto un incremento del 7,3% di presenze rispetto al 2022.
A trainare l'aumento sarebbe il ritorno dei turisti stranieri che rappresenterebbero quasi la metà del totale delle presenze stimate.
Qual è al momento la situazione a Viterbo e provincia?
Abbiamo rivolto la domanda a Pier Luca Balletti, presidente Federalberghi.
«I numeri non sono ancora da boom, da occupazione al 100% però sono positivi. Molto dipende, visto il cambiamento delle abitudini dei turisti, dal meteo e anche dalla consuetudine di prenotare all’ultimo momento. Però si va verso un miglioramento rispetto all’anno scorso in cui c’era il Covid che ancora incombeva. Non siamo al 100% dei posti occupati ma spero ci si potrà arrivare con le prenotazioni last minute».
Le prenotazioni favoriscono più il capoluogo o il resto della Tuscia?
«Le notizie mi arrivano da tutta la provincia per cui siamo in una situazione analoga tra capoluogo e provincia. Stessa tendenza in linea di massima anche tra la zona del lago di Bolsena e il litorale. Si attendono le prenotazioni dell’ultimo minuto per poter fare una stima più precisa perché al momento la situazione è in qualche modo compromessa dal meteo incerto».
Le prenotazioni attuali riguardano più gli italiani o gli stranieri?
«Soprattutto italiani. Per i brevi periodi sono più gli italiani a prediligere il nostro territorio. Anche se comunque registriamo prenotazioni pure di stranieri provenienti per lo più dal nord Europa e qualcosa dagli Stati Uniti. Ma a prevalere sono i nostri connazionali».
Le previsioni, sempre stando ai dati nazionali, dovrebbero favorire le presenze nel nostro territorio.
La tendenza attualmente registrata sembra privilegiare le regioni del centro Italia e in particolare le città e i centri d’arte che saranno le destinazioni predilette dai turisti stranieri e italiani.
Si prevede, infatti, che il patrimonio artistico e culturale susciterà il maggior interesse e che i luoghi artistici e i borghi registreranno un incremento delle presenze, pur non arrivando però al tutto esaurito.
E una parte consistente del flusso turistico dovrebbe riversarsi anche sulle località termali ei laghi.
Insomma una somma di peculiarità che sembrano il perfetto identikit di Viterbo e della Tuscia.
Condizioni meteo permettendo.