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“Il mondo al contrario”, il libro del generale Roberto Vannacci che ha creato molto clamore negli ultimi mesi, sarà presentato alla Terme dei Papi l’8 novembre alle 18.
Interverranno all’evento Umberto Fusco e il giornalista Mediaset Michel Dessì che dialogherà con l’autore. Si tratta di un volume controcorrente che analizza molti fatti della società contemporanea, in particolare la politica e le implicazioni sulla società di tanti modi considerati stereotipati ed omologati dall’autore.
Roberto Vannacci è nato a La Spezia il 20 ottobre 1968 ed è stato un generale che ha comandato la Task Force 45 nella guerra in Afghanistan. E’ stato comandante del 9° Reggimento d’assalto paracadutisti Col Moschin, della Brigata Folgore ed ha guidato il contingente italiano in Iraq.
“Il mondo al contrario” è stato pubblicato nell’agosto del 2023 ed ha subito scalato le classifiche di vendita arrivando ad essere il più acquistato pochi giorni dopo la sua uscita sui canali commerciali classici ed online. «Il titolo la dice lunga sul tenore e sui contenuti di questo libro – dice l’autore sintetizzando il suo libro - Il Mondo al contrario vuole infatti provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità”.
Il libro analizza fatti quasi considerati normali come chi non lavora per scelta, chi imbratta opere d’arte o “di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy».
L’evento viterbese è organizzato dal senatore Umberto Fusco, che viene dal mondo delle forze armate e le conosce molto bene.
Fusco, come nasce il suo contatto con il generale Vannacci?
«Ho conosciuto Vannacci durante la mia permanenza nelle Forze Armate. A seguito dell’uscita del libro ho avuto il piacere di ristabilire con lui un contatto affinché anche a Viterbo si potesse creare l’occasione di presentare il suo libro».
Che ne pensa del contenuto del libro?
«Condivido molto di quello che viene scritto e per questo ho pensato di proporne la presentazione a Viterbo. Questa offrirà la possibilità di approfondire alla sua presenza alcuni dei temi che sono stati più dibattuti, certo che anche stavolta il generale si mostrerà come sempre aperto al confronto e al dialogo.
Il fatto che il libro risulti in cima alle classifiche per vendite, così come le richieste di partecipazione all’evento, mi lasciano pensare che siano molte le persone che ne condividano i contenuti che non sono null’altro che un richiamo ad un certo buonsenso.
I modi del generale sono sicuramente decisi e fermi, ma su argomentazioni lecite sulle quali ognuno dovrebbe essere libero di sviluppare una propria opinione».
Pensa ad un futuro politico per Vannacci?
«Non posso interpretare io la volontà del generale Vannacci. Non sarebbe corretto.
Roberto Vannacci è una persona preparata e qualificata, come ha avuto modo di dimostrare nel corso dei numerosi dibattiti televisivi cui ha preso parte in questi mesi. Sarà lui a decidere se e quando, e come, intraprendere un percorso politico o un'altra professione...quella di scrittore, a giudicare dal preludio, si rivelerebbe un successo».
Il tema dell’omosessualità nelle forze armate crede sia un argomento tabù?
«Le Forze Armate rispecchiano la nostra società. Ognuno è libero di vivere la propria sessualità come crede, in piena libertà, anche all’interno delle Forze Armate e negli anni tante ne sono state le evidenze, per cui parlare di tabù oggi non mi sembrerebbe corretto.
Non interessa ad alcuno parlare dei propri orientamenti sessuali all’interno delle caserme così come non interessa a nessuno sapere se piace più la pasta al pesto o quella al pomodoro».