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CERVETERI – Due incidenti nelle ultime ore. Un camioncino che si è ribaltato e il solito scontro tra due automobili. Fortunatamente nessuna conseguenza grave per conducenti e passeggeri, ma non c’è pace su una delle strade più complicate del litorale nord: la via Settevene Palo. Precisamente è all’altezza dello svincolo autostradale per prendere la Roma-Civitavecchia che si verificano sempre tamponamenti o incidenti, gravi e meno insidiosi. Ne risente tutti i santi giorni il traffico con cittadini e pendolari che non ne possono più di restare intrappolati. Eppure i lavori per realizzare una nuova rotatoria erano stati annunciati più volte dal Comune, in prima persona anche dalla sindaca Elena Gubetti, dopo l’accordo raggiunto con Anas e Regione. In realtà non sono ancora partiti e non c’è nemmeno una data indicata nel 2025. Il rischio è che il cantiere parta chissà quando, i tempi a questo punto sono lunghissimi. Associazioni e comitati del territorio avevano protestato per l’assenza di un piano e sul discorso della pericolosità era intervenuta in estate Graziella Viviano, madre di Elena Aubry, la giovane 26enne morta in via Ostiense nel 2018. Una donna che si sta battendo da anni per migliorare la sicurezza sulle strade e per contrastare l’immobilismo delle istituzioni, come nel caso di Cerveteri. I disagi si verificano anche quando non ci sono gli incidenti. Code chilometriche nel fine settimana quando i romani raggiungono le località costiere per andare al mare mentre l’effetto tappo si forma continuamente paralizzando persino la statale Aurelia in tutti gli altri giorni. E c’è un altro punto cerchiato con il rosso: l’incrocio tra via Aurelia e via Fontana Morella dopo la realizzazione di un centro commerciale e di una farmacia comunale. Manca un piano della viabilità e regna il caos per entra ed esce da Cerenova. In questo caso però la rotatoria era stata bocciata dall’Anas per la presenza di due caserme: quella militare e quella dei vigili del fuoco. ©RIPRODUZIONE RISERVATA