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Una decina di cinghiali, tra cui molti cuccioli, avvistati ieri di prima mattina a piazza della Rocca durante il mercato del sabato. Si vedono nel video postato su facebook del titolare del Caffè Grandori, Andrea Ciancolini, che li ha ripresi da pochi metri. Quella degli ungulati a Viterbo è ormai una situazione fuori controllo. Continue le segnalazioni in pieno centro cittadino, le ultime delle quali sanno quasi di beffa sui lavori Pnrr in corso a Viterbo.
I punti più colpiti dai cinghiali a Viterbo, infatti, sono state proprio aree risistemate da poco dal Comune come il parco Melvin Jones, a ridosso delle mura ad angolo di via Fratelli Rosselli, e l’aiuola di piazza della Rocca in cui sono stati avvistati i cinghiali ieri mattina.
Entrambe le zone verdi sono state prima inaugurate con tanto di conferenza stampa, quindi devastate pochi giorni dopo dai cinghiali sempre in cerca di cibo e, il parco Melvin Jones, è ora tornato a essere transennato. Le segnalazioni non riguardano più solo la presenza di tanto in tanto degli ungulati ma una vera e propria emergenza cittadina con decine di esemplari che girano indisturbati a ogni ora in città.
Nel video di ieri mattina i cinghiali circolano senza nessun problema durante il mercato settimanale, trasferito da poco a piazza della Rocca.
Le ultime notizie in ordine di tempo, per trovare una soluzione all’annoso problema, sono quelle che ha fornito a La Provincia il consigliere delegato alle attività produttive Marco Nunzi qualche settimana fa.
Si procederà tra la metà di settembre e quella di ottobre, almeno secondo le indicazioni fornite da Nunzi, all’attività di ditte specializzate per la telenarcosi e l’ingabbiamento dei cinghiali, essendo ovviamente vietata in territorio urbanizzato l’eliminazione diretta.
L’allarme lo hanno lanciato più volte le associazioni di rappresentanza degli agricoltori, in particolare il presidente di Confagricoltura Viterbo-Rieti Remo Parenti, che ha chiarito come la moltiplicazione degli ungulati deriva, da una parte, dell’abbandono delle campagne e la fine del controllo degli agricoltori, dall’altra dall’incrocio che, anni fa, è stato fatto tra i cinghiali maremmani e altre razze.
La triste realtà è che, a oggi, un serio e reale piano di contenimento non è stato compiuto e, a livello nazionale come locale, non esiste una modalità sicura per arginare l’invasione in contesti urbani degli ungulati che, a Viterbo, arrivano principalmente dall’area prossima alla città dell’Arcionello e dai boschi dei Cimini. Nel video di Ciancolini i commenti sono dei più disparati.
“Hanno inaugurato anche loro la famosa aiuola pnrr”, dice sarcasticamente Elisabetta Pasqualini. “Metti nel menù le pappardelle al cinghiale”, fa eco ironicamente Mirco Di Francesco e “fanno un giro x il mercato”, aggiunge Paola Lauro.
A livello economico il problema è per le aziende agricole che vedono puntualmente distrutti interi raccolti con risarcimenti lenti e insufficienti, in città, invece, i problemi principali sono di igiene pubblica e sicurezza.