Quest’anno il Trasporto verrà ricordato anche per una serie di ultime volte.

Al saluto finale è giunta non solo Gloria, la Macchina firmata da Raffaele Ascenzi, ma anche la corsa di solidarietà e per la pace Lux Rosae.

Una tradizione giovane, nata nel 2015, in concomitanza con il debutto di Gloria a cui è strettamente collegata - e non solo per motivi tecnici - tanto che l’esperienza si concluderà proprio con l'ultimo trasporto della creatura di Ascenzi.

Ad annunciare l’addio è stato Rodolfo Valentino durante la conferenza sul Trasporto del 3 settembre che si è tenuta nella sala d'Ercole del Comune.

«Siamo nati con Gloria. - afferma - Eravamo nello studio di Raffaele (Ascenzi ndr.) e mentre spiegavamo e raccontavamo la nostra idea lui disegnava. La fiaccola Lux Rosae è nata così».

La camminata quest’anno partirà dalla basilica di San Pietro e il messaggio che recherà è quello dell'amicizia.

«L’amicizia che lega un gruppo cresciuto anno dopo anno attorno alla manifestazione fino ad arrivare a 80 persone» sottolinea Valentino.

A Roma la fiaccola sarà benedetta dal cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica, «che provvederà all'accensione proprio sulla tomba di san Pietro» per poi proseguire alla volta di Soriano, quindi Vitorchiano e Viterbo.

«In una sorta di abbraccio ai luoghi dell’esilio di Santa Rosa. La staffetta vedrà in campo quest’anno 18 messaggeri, i veterani che fin dall’inizio hanno condiviso questa avventura durata sette anni».

Novelli tedofori che, macinando chilometri da Roma, termineranno la camminata depositando la fiaccola nell’apposito aggancio situato alla base di Gloria.

«Le Macchine son tutte belle ma Gloria lascerà un segno: siamo nati con lei e con lei chiudiamo» dichiara Valentino che termina comunque dichiarandosi a disposizione per il futuro «a proseguire la tradizione» se nel progetto della nuova Macchina dovesse essere previsto un alloggiamento adatto alla fiaccola.