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Domenica Raffaele Ascenzi ha salutato come ideatore di Gloria, giunta all'ultima uscita. Per lui come progettista è stato però solo un breve arrivederci.
Ieri pomeriggio nella sessione pubblica, tenutasi in una sala d’Ercole gremita all'inverosimile - a testimonianza di quanto la Macchina di Santa Rosa sia l’elemento più importante nella vita dei viterbesi - la commissione giudicatrice dei progetti presentati al concorso di idee ha proclamato la vittoria di “Deis Natalis”, la nuova creatura dell'architetto Raffaele Ascenzi.
Ascenzi, dunque, succede a se stesso. Il testimone, che sarebbe dovuto passare all’ideatore della nuova struttura che “solcherà” le strade di Viterbo dal 3 settembre 2024 fino al 2028, resta fermamente in mano sua.
L’annuncio è stato accolto dal pubblico presente con un boato di applausi e cori da stadio inneggianti a Raffaele.
La Macchina “Dies Natalis” si è aggiudicata il podio assoluto con un punteggio di 93 su 100. Nelle motivazioni la commissione esaminatrice, oltre al rispetto dei requisiti tecnici e valoriali richiesti nel bando, ha evidenziato: «Un importante studio storico sul culto e la storia di Santa Rosa coniugato a nuove tecnologie e illuminotecnica innovativa». E sotto l’aspetto estetico è stato fatto genericamente riferimento a parti allegoriche che raccontano la storia della Santa.
Per avere un’idea del progetto, corredato da foto e specifiche tecniche, si dovrà attendere la proclamazione ufficiale che avverrà solo al termine delle verifiche di legge e dopo il periodo di tempo previsto per la presentazione di eventuali ricorsi.
Proclamazione ufficiale che, come spiegato dal vicesindaco Alfonso Antoniozzi «si terrà nel corso di un evento dedicato presso il Teatro Unione, in cui sarà presentato il progetto di Ascenzi e saranno esposti tutti i progetti».
Le altre due proposte sul podio sono: “Sogno di Rosa” di Alessio Patalocco e Gianluca Di Prospero, secondo classificato con 90 punti, e al terzo posto “Metamorfosi” di Alfredo Giacomini, punteggio 88,2.
Dei 17 bozzetti presentati tre sono stati esclusi direttamente in fase di esame dalla giuria. Tra questi quello firmato da Fabrizio Lo Principe e Angelo Russo, già ideatore di “Sinfonia d'archi” trasportata dal 1991 al 1997.
Sembra per mancanza di documentazione, in particolare del quadro economico.
Altre cinque esclusioni, prevalentemente dovute al fatto che il motto sulla busta corrispondeva al nome della Macchina, sono poi arrivate durante la seduta pubblica.
La sindaca Chiara Frontini, in apertura di seduta, ha ringraziato «la commissione per il lavoro egregio svolto in tempi strettissimi e nella massima trasparenza».
Commissione composta dall’architetto Loriana Vittori, presidente di giuria, dalla sovrintendente Margherita Eichberg come rappresentante Unesco, da Giorgio Saraconi dell’Ordine degli architetti, da Lorenzo Ranucci dell’Ordine degli ingegneri, dal presidente del Sodalizio Facchini Massimo Mecarini e dalla segretaria verbalizzante Michela Cecchini.
Al termine Raffaele Ascenzi, ringraziando per l’acclamazione con cui è stata accolta la sua proclamazione, ha precisato: «Fino alla proclamazione ufficiale non rilascerò alcuna dichiarazione su Dies Natalis». Pena l'esclusione dalla graduatoria.
Ha quindi rivolto un ringraziamento alla sua famiglia «perché per progettare la Macchina per mesi non mi hanno visto neanche a cena» e alla madre: «Perché oltre alla vita mi ha dato anche le mani, perché lei è una grande artista».
Ascenzi succede ad Ascenzi, professionalmente e umanamente.