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Per la maxirissa avvenuta al Sacrario lo scorso 26 aprile, il 37enne viterbese, Paolo Trabalzi, ha patteggiato una pena a 7 mesi e 20 giorni di reclusione. Stessa richiesta di patteggiamento per il 33enne d’origine afgana Hosseini Mohammad mentre per il terzo coinvolto, 47enne viterbese Alessio Denocenti, è in corso il processo con rito ordinario.
A Trabalzi i carabinieri hanno notificato il provvedimento di detenzione domiciliare con cui l’autorità giudiziaria di Viterbo ha disposto l’esecuzione della pena della reclusione di mesi 7 e giorni 20 di reclusione.
Il condannato era stato arrestato lo scorso mese di aprile insieme agli altri due per rissa e lesioni personali aggravate commesse in piazza Martiri d’Ungheria. Infatti, a seguito della segnalazione di un privato cittadino, le pattuglie intervenute dovettero sedare una rissa apparentemente sorta per futili motivi tra due distinti nuclei familiari. Nella circostanza, furono rinvenuti e sequestrati un martello da carpentiere ed una mazza da baseball, entrambi utilizzati durante la violenta lite, nonché una vettura che uno degli arrestati aveva appena utilizzato per investire deliberatamente il più giovane. Secondo una ricostruzione Denocenti e Trabalzi, nel tardo pomeriggio dello scorso 26 aprile, piombarono in piazza del Sacrario a bordo dell’Audi bianca guidata da Trabalzi, secondo le difese per difendere mogli e figli, aggrediti da una baby gang per futili motivi.
Mohammad si sarebbe a sua volta scagliato contro di loro e la vettura, con una mazza da baseball, dopo di che Denocenti si sarebbe messo lui al volante per allontanarsi, investendo il 33enne,
Il provvedimento notificato a Trabalzi, consente “l’esecuzione della pena in regime di detenzione domiciliare, presso l’abitazione di residenza - spiega l’Arma - con il rispetto di specifiche condizioni volte al controllo della sua condotta, al fine di evitare che lo stesso possa compiere azioni in grado di ledere gli interessi della collettività”.