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“Dies Natalis” ovvero il Giorno della nascita. Se “Gloria in excelsis Deo” - questo il motto originario del progetto - è stata ribattezzata familiarmente dai viterbesi Gloria, sarà complicato riuscire a fare altrettanto con la nuova creazione nata dalla mente, e dalle mani, di Raffaele Ascenzi.
Con Dies Natalis l’architetto viterbese fa il tris, aggiungendo il suo nome nella storia dei progettisti che hanno firmato diverse Macchine di Santa Rosa. Come Virgilio Papini, a cui ha fatto riferimento lo stesso Ascenzi dichiarando che non gli dispiacerebbe raggiungere, se non superare, quel record.
Attualmente Ascenzi è già a quota due per quanto riguarda le strutture e a complessivi 15 anni di trasporti, senza considerare i prossimi 5 anni di Dies Natalis.
L’esordio come progettista avvenne con Ali di Luce, che rapì il cuore dei cittadini dal 2003 al 2008. Poi, dopo una pausa di un lustro, il ritorno trionfale con Gloria. Una Macchina molto amata dai viterbesi e dagli stessi Facchini e che dal 2015 è stata grande protagonista del Trasporto del 3 settembre, con l’eccezione dei due anni di stop causa pandemia, fino a domenica scorsa. Settima e ultima uscita per Gloria ma non per il suo autore che si è ritrovato proiettato dal presente - Gloria resterà sul sagrato del santuario di Santa Rosa fino a domenica 10 settembre - direttamente nel 2024. Il tutto quasi in apnea, nel giro neanche di 24 ore dal Trasporto, senza soluzione di continuità.
Lunedì, in una seduta pubblica, la commissione giudicante ha assegnato la palma della vittoria, con un punteggio di 93 su 100, al suo progetto. Un primo posto che, tra le motivazioni illustrate dalla presidente della commissione Loriana Vittori, fa riferimento “all’importante studio storico sul culto e la storia di Santa Rosa, alla coraggiosa riproposizione della Macchine del passato che si sposa con le nuove tecnologie e illuminotecnica e ha consentito lo svuotamento della parte interna e una maggiore altezza rispetto al passato”.
Inoltre la commissione ha espresso apprezzamento per “il posizionamento della Santa e gli episodi sulla vita della patrona, lungo lo sviluppo della macchina, che è di facile realizzazione” e ritenuta la proposta “appropriata in vista del Giubileo”.
Individuata la nuova Macchina, resta il rebus delle risorse necessarie per costruirla. Al momento non sono stati previsti fondi atti alla bisogna ma, per evitare di arrivare lunghi con i tempi richiesti poi dalle pratiche, l’Amministrazione ha intanto stanziato 35mila euro per la progettazione. I fondi per la costruzione della nuova Macchina saranno inseriti nel bilancio 2024. Restando in tema monetario, quest’anno sono previsti premi in denaro per i primi tre bozzetti classificati.
Al primo - Dies Natalis di Raffaele Ascenzi - andranno 12mila euro; al secondo - Il sogno di Rosa di Alessio Patalocco e la collaborazione di Gianluca Di Prospero - 5mila e al terzo - Metamorfosi di Alfredo Giacomini - 3mila euro.
La graduatoria
17 i bozzetti presentati al concorso di idee, di questi tre sono stati esclusi nella prima cernita compiuta dalla commissione perché mancanti di parte della documentazione richiesta. Di seguito la graduatoria delle 14 proposte e i relativi punteggi: prima posizione 93 punti a Raffaele Ascenzi con Dies Natalis; secondo posto 90 punti: Alessio Patalocco con Il sogno di Rosa. Partecipa con Gianluca Di Prospero; terzo con 88,20 punti: Alfredo Giacomini con Metamorfosi; quarto posto 82,80 punti per Alessandro Pettinelli con Rosa virtuosa. Partecipa con Michele Telari; quinta posizione 76,20 punti per Mauro Loreti con Caritas. Macchina esclusa; sesto posto 72,80 punti. Francesco Precetti con Fulgor fidei; settimo: 72,60 punti per Alessia Bertini con Eterea danza. Esclusa; ottava posizione: punti 71,40 per Marco Antonicelli con La luce che scalda i cuori e ispira l’anima; nono posto, 69 punti per Cristian Ciucciarelli con Alba di pace; decima posizione, punti 66,60 per Paolo Marcoaldi con Speranza e pace. Esclusa; 11esimo posto: 66,40 punti per Stefano Moscini con Luce universale. Esclusa; 12esima posizione, 63,80 punti per Alessandro Talenti con Fiamma di fede, Divina fiamma; 13esimo: con un punteggio di 62,20 Ascanio Ciarletti e la sua Veliero Celeste; 14esimo posto, con 60,80 punti, Eugenia Benelli con Spes fonte di speranza. Prevalentemente le esclusioni sono state causate dal motto presente sulle buste dei bozzetti che richiamava o era identico alla scritta riportata anche alla base della Macchina.