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Presenze turistiche molto superiori allo scorso anno per il periodo delle feste di Santa Rosa. E’ il primo consuntivo dopo le maggiori ricorrenze del settembre viterbese, iniziato con le Minimacchine di Pilastro, Santa Barbara e Centro storico e continuate con il corteo storico, l’ultimo Trasporto di Gloria e la tradizionale Fiera del 4 settembre. «Per quanto riguarda i nostri associati – dice Gianfranco Piazzolla, presidente di Confimprese – che gestiscono case vacanze e ded & breakfast c’è attualmente il tutto esaurito». Per quanto riguarda le caratteristiche dei turisti Piazzolla chiarisce che «la maggior parte vengono da regioni vicine alla Tuscia e meno persone sono originari di zone lontane dall’alto Lazio. Le regioni di provenienza più presenti sono Umbria, Toscana, Campania ed Emilia Romagna. Possiamo parlare di un turismo interno che è stato di gran lunga prevalente su quello estero». Ottimi risultati anche per i gestori delle attività di somministrazione. «Hanno riscontrato grandi numeri anche i ristoranti ed i bar di Viterbo – continua Piazzolla - sia quelli dentro che fuori le mura cittadine. Molta gente è venuta anche in concomitanza del weekend e del Trasporto di domenica. Sono soddisfatti anche i gestori di bar e ristoranti delle parti periferiche di Viterbo e dei paesi della Tuscia che, nei giorni del 2, 3 e 4, hanno avuto il tutto esaurito. Anche gli incassi sono notevolmente aumentati rispetto allo scorso anno: il bel tempo, inoltre, ha permesso che tutto ciò si realizzasse».
Il presidente di Confimprese Viterbo parla molto positivamente e, anche se ancora non è possibile fare statistiche certe, si parla di decine di migliaia di presenze per i giorni compresi tra l’ultima settimana di agosto e il 4 settembre. «Tanta gente – continua Piazzolla – ha circolato fuori e dentro la città, era evidente il movimento di persone. Mi segnalano anche un netto aumento di persone dentro i centri commerciali di Viterbo. E’ chiaro che la zona nord di Viterbo, ormai diventata punto di attrazione per i centri commerciali e le attività di vendita, è stata quella più visitata con il traffico che è stato intenso. Ciò ha influenzato anche la vitalità dei quartieri di Viterbo situati nella parte sud di Viterbo, meno frequentata per l’assenza di queste attività, che hanno avuto molti meno turisti». Per i commercianti di Viterbo, quindi, una grossa boccata d’ossigeno dopo anni difficili tra la pandemia che ha fermato tante attività, rialzo dei costi delle materie prime e polemiche legate al solito centro storico chiuso o aperto. La speranza è che i flussi turistici reggano anche in questo autunno per una ripresa economica chiara e duratura.