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Sequestrati 10 grammi di cocaina al familiare di un detenuto. La notizia arriva dal segretario regionale Uspp, Daniele Nicastrini. Secondo quanto riferito il familiare avrebbe tentato di introdurre la droga nascosta in un involucro, durante il colloquio. Il detenuto al momento di riceverlo, a sua volta, avrebbe cercato di nasconderla nelle sue parti intime ma è stato visto e individuato dalla polizia penitenziaria.
«Il problema delle sostanze stupefacenti all'interno delle nostre carceri che i detenuti anche con pene inferiori ai 3 anni tendono a far pervenire – dice Daniele Nicastrini – è sempre più preoccupante visto che può fruttare anche 200 euro al grammo in caso di cocaina. Inoltre, ultim'ora abbiamo avuto ulteriore notizia che presso il carcere di Cassino sono stati rinvenuti all'interno del carcere a seguito di un operazione della polizia penitenziaria, telefonici, caricabatterie, coltelli e dei droni con all'interno della droga».
Il segretario regionale Uspp ricorda che a Mammagialla e Cassino «si deve garantire la sorveglianza di soggetti con tali reati in regime con l'impiego di un agente su 100 detenuti per piano quando va bene»
«Prioritario ripristinare le unità mancanti che, è bene ricordare di riferiscono ad una pianta organica tagliata indiscriminatamente dalla legge Madia» chiede il presidente Uspp Giuseppe Moretti che rispetto all'ipotesi dell'uso delle caserme dismesse si chiede 'con quali unità dovrebbero funzionare', mentre ribadisce che «solo con una congrua dotazione organica e il potenziamento delle unità cinofile si può far fronte a tale fenomeno. Così come occorre un piano di investimenti straordinari per ridare credibilità al sistema penitenziario». A riguardo per il rappresentante Uspp, «ben vengano gli 84 milioni di euro annunciati dal sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro ma rischiano di essere una goccia nel mare se non integrato da ulteriori risorse straordinarie che potrebbero essere reperibili proprio come la dichiarazione dello stato d'emergenza delle carceri richiesta più volte dall'Uspp».
«Visto anche il mancato rispetto dei pagamenti di missioni, buoni pasto e straordinari per i Nuclei di Roma e Frosinone, nonché del personale in servizio in molte strutture penitenziarie - concludono Nicastrini e Moretti - chiediamo urgenti interventi da parte dei vertici dell'Amministrazione penitenziaria».