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File chilometriche e tante proteste. Sono quelle che segnalano tanti automobilisti sia per i lavori ancora non terminati, per il Pnrr, nel tratto finale di viale Raniero Capocci che per alcune scelte sulla viabilità quanto meno discutibili.
I tanti lavori i contemporanea in città stanno mettendo a dura prova i viterbesi. «Non è possibile - dice Andrea - che per fare un chilometro serva mezz’ora. I ritmi dei lavori sono lenti e da mesi, dovendo passare prima fuori le mura e poi verso la Cassia Nord, impiego un’ora per uscire da Viterbo».
Il problema è sentito da tantissime persone che lo hanno segnalato alla nostra redazione.
«Esprimo solidarietà a Giovanni Fapperdue - dice Franca - che da mesi protesta per la rotatoria ad entrata ed uscita per una sola auto. Com’è possibile avere concepito così questa rotatoria che viene presa obbligatoriamente per uscire ed entrare a Viterbo nella principale diramazione della Tangenziale ovest. Ogni giorno il traffico è a passo d’uomo e non se ne può più».
In effetti il serpentone di mezzi che, ogni giorno, si dirama lungo le mura cittadine è da girone dantesco. Se poi si percorre il tratto la mattina quando i ragazzi vanno a scuola le cose peggiorano persistendo, in ingresso a porta della Verità, il divieto di passaggio per l’afflusso dei ragazzi nelle scuole del centro storico. «Non voglio dare la colpa al Comune - dice Antonella - ma è lampante che la situazione del traffico a Viterbo è sull’orlo di una crisi di nervi. Mi chiedo cosa succederà nel periodo natalizio. La speranza è che finiscano il prima possibile i lavori del Pnrr e si ritorni alla normalità».
Intanto prosegue la protesta di Faperdue alla rotatoria davanti il cimitero San Lazzaro. Tra le tante domande che si pone Faperdue, come anche tanti altri automobilisti, ce n'è una in particolare: perché sulla Cassia, tornando da Montefiascone, non si permette la svolta a sinistra in direzione di via Garbini ma si obbligano migliaia di mezzi ad arrivare per forza alla rotatoria con ingresso possibile ad una macchina alla volta? Chi ha concepito questa struttura così e perché? E perché si penalizza il deflusso del traffico impedendo la svolta sul tratto Poggino-fine via Garbini? La parola al Comune di Viterbo che per ora, gioca a rimanere in silenzio.