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Prima la fuga per l’inizio della guerra interna in Ucraina, nel 2014, quindi un’altra sfida di vita da vincere: quella per la piccola Sofia. E’ la storia di mamma Eviya, scappata da Kramators’k nel 2014 per il conflitto nel Donbass con la figlia Sofia che, all’epoca, aveva solo 8 mesi. Appena arrivata a Viterbo Eviya, che è sola con sua figlia, essendo orfana, ha portato la piccola all’ospedale Bambin Gesù per accertamenti e le è stata diagnosticata una malattia genetica rarissima, forse un caso unico nel suo genere che non ha neanche un nome ufficiale ma solo il codice 1q42.13q44 e classifica “delezione del primo cromosoma”. «Da quando ho saputo della malattia di mia figlia - dice Eviya - è cominciata la lotta quotidiana per seguirla. Sofia ha un grave ritardo psicomotorio ed è seguita anche dal reparto di Neuropsichiatria infantile della Asl di Viterbo insieme ai Servizi sociali del Comune di Viterbo. La bambina va a scuola ma solo 3-4 ore perché di più non riesce a resistere a causa della sua rara malattia genetica che non le permette di camminare». L’unica soluzione per ridare una vera speranza a Sofia è un esoscheletro automatizzato, denominato “Trexo Robotics”, che in Italia non è prodotto ma solo in Canada e costa 40 mila euro. A tale scopo mamma Eviya ha lanciato una raccolta fondi mediante crowdfunding mediante Gofundme (https://gofund.me/78266528) che, fino ad ora, ha prodotto 5.491 euro e, come chiarito, ne servono 40 mila per coronare il sogno di un esoscheletro automatizzato per Sofia che le permetterebbe di muoversi liberamente e di sollecitare continuamente i muscoli del corpo per avviare un netto miglioramento della sua malattia.
«All’inizio – precisa ancora Eviya – facevano la fisioterapia a Sofia ma poi, crescendo, hanno diminuito sempre di più e, ora, dopo 10 anni, la stanno proprio abbandonando. Io faccio tutto da sola, dalla fisioterapia ad insegnarle ad essere un po’ autonoma, ma è dura questa cosa. A scuola sta 3-4 ore con gli insegnanti di sostegno per lo sviluppo psicologico, ma lei ha bisogno soprattutto di attività fisica. Ho bisogno dell’aiuto di tutti per arrivare a 40 mila euro ed acquistare il Trexo Robotics per mia figlia Sofia. Vi prego di contribuire».
Quello che conta, quindi, è la solidarietà più sincera per la piccola Sofia e rafforzare la speranza della mamma Eviya che, da sola, non può neanche lavorare perché deve seguire costantemente la piccola negli esercizi fisici quotidiani.
La solidarietà di Viterbo è stata già tanta e, nei prossimi tempi, non possono escludersi e sono, anzi, auspicabili, iniziative pubbliche per stimolare la beneficenza per la causa dell’esoscheletro da acquistare a Sofia.
Per fare una donazione a Sofia sotto tutti i canali: Carta bancaria: 5397 6800 0127 4751; Iban: IT51I0306914512100000014077; Kargalyk Ievgeniia; Casuale: Donazione per Sofia o tramite piattaforma GofundMe: https://gofund.me/78266528