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Ci sarebbe una seconda inchiesta, dopo quella aperta dalla Procura di Macerata per il caso del dipinto di Manetti, a carico di Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura sarebbe indagato anche dalla procura di Imperia per esportazione illegalmente di opere d’arte. L’opera in questione è un quadro, attribuito a Valentin de Boulogne, considerato il più importante caravaggesco. Il quadro è stato sequestrato dai carabinieri a Montecarlo nel 2021, A rivelarlo la trasmissione Report andata in onda domenica sera.
Sgarbi, però, replica a quello che definisce l’ennesimo servizio “confezionato da Report, trasmissione del servizio pubblico, insieme a Il Fatto Quotidiano, giornale notoriamente collaterale al Movimento 5 Stelle. Diffamazioni su diffamazioni - prosegue Sgarbi - Il metodo è sempre quello. Prendi un teorema e ci costruisci sopra una tua “verità”, non la verità. E valorizzi tutte quelle ipotesi che possono rendere credibile “la tua verità”. Non è giornalismo: è manipolazione. Ed è quello che da mesi sistematicamente fanno Report e Il Fatto per suggestionare lettori e telespettatori».
Sgarbi parla di «cricca di bulli manipolatori».
Intanto sul fronte dell’altra inchiesta, i legali del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi hanno presentato un’istanza di Riesame al Tribunale di Macerata per la revoca del sequestro del quadro “La Cattura di San Pietro"” attribuito al pittore del Seicento Rutilio Manetti. Il dipinto è stato sequestrato il 12 gennaio dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale nell'ambito dell’inchiesta che vede Sgarbi indagato per riciclaggio dei beni culturali.
L’assessore alla bellezza del Comune di Viterbo continua a proclamarsi sereno sulla vicenda , sostenendo che il manufatto è suo perché l’ha trovato a Villa Maidalchini, a Viterbo, acquistata dalla madre nel 2001.