Roma, 29 mar. (Adnkronos) - Il calcio porta via tanta gente dalla strada, allontana i bambini dalle consolle di gioco e dai social network. Il calcio, lo sport, sono ciò che mi muove, sono il mio mondo da quando sono nato. Lo ha detto il campione del mondo di Germania 2006 e bandiera dellAs Roma Daniele De Rossi alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti del Premio Asi Sport&Cultura, oggi al Salone dOnore del Coni a Roma. De Rossi ha vinto il premio Gesto etico per aver rilevato la storica società sportiva dellOstia Mare da tempo in difficoltà e aver ridato così una speranza ai ragazzi di Ostia, che è anche la sua città. Una scelta di cuore quella del campione che racconta: C'è molto da fare dal punto di vista dell'impiantistica, ma non abbiamo avuto brutte sorprese. Sapevamo di andare incontro a tempi dattesa per i permessi da chiedere per ricostruire lo stadio. Gli ostacoli ci sono perché si vuole provare a cambiare rotta, ma non ho trovato una situazione disastrosa a livello sia calcistico-tecnico sia di persone che lavorano lì - specifica - Poi cè stato il campo, i risultati. Siamo partiti da una situazione di classifica abbastanza turbolenta e oggi siamo messi un pochino meglio, ma mancano cinque-sei partite. Alla rilevazione della società De Rossi aveva annunciato la chiara intenzione di fare dellOstia Mare un modello di inclusione sociale anche attraverso lapplicazione di un codice etico sia per i giocatori che per i genitori, dando così un forte segnale a tutto il mondo del calcio. Alzando lo sguardo al suo futuro De Rossi dichiara: Oggi cerco di concentrarmi sulla costruzione di una società che si possa reggere in piedi da sola con le persone che sto mettendo dietro la scrivania o dentro i campi a Ostia. Ma tutti sanno qual è la mia passione, la mia vocazione. Il mio futuro sarà sulla panchina, non so quale, ma spero sulla panchina a fare il mio lavoro, conclude.