Milano, 1 apr. (Adnkronos) - Questanno i consumi nazionali a prezzi costanti sono previsti in debole crescita, con un aumento del +0,8% rispetto al +0,4% dello scorso anno. Rallentano gli incrementi del potere dacquisto dal +2,0% del 2024 al +0,8% del 2025. Le stime sono state diffuse oggi in occasione dellassemblea di Ibc-Associazione industrie beni di consumo. Un comparto popolato da più di 35mila imprese, in gran parte piccole e medie, che genera un giro daffari di circa 500 miliardi di euro (230 solo nel settore grocery), occupa 1,1 milioni di addetti (il 29% dellindustria manifatturiera) e investe annualmente circa 17 miliardi di euro nella ricerca e nellinnovazione. Secondo lanalisi redatta da Ref Ricerche per Ibc, il prevalere nelle famiglie di un comportamento prudenziale rende difficile un reale rilancio della domanda interna, mentre resta alto il livello della propensione al risparmio (9,5% di incidenza sul reddito). La cautela degli italiani è confermata dalle evidenze presentate nel corso dei lavori dallistituto di ricerche YouGov: massiccio ricorso alle promozioni per contenere lo scontrino, inclusione del canale discount nella spesa (la penetrazione è dell88,7%) e acquisti sempre più frequenti (+3,9% nellultimo anno) ma ridotti (la spesa media per atto è diminuita del -2,7%). "In un quadro geopolitico ed economico allinsegna dellincertezza -spiega il presidente di Ibc, Flavio Ferretti- le nostre aziende hanno grosse difficoltà ad impostare piani di attività ed investimenti. Subiamo elevati costi dellenergia, volatilità del prezzo delle materie prime, difficoltà di approvvigionamento. Problematiche che si sommano ai problemi di accesso al credito e allelevata pressione fiscale, penalizzando la nostra competitività". Quanto ai dazi, "lanciamo un appello affinché le istituzioni europee e nazionali intervengano per scongiurare unescalation su vasta scala". Nel corso dei lavori il presidente di Ibc ha inquadrato gli ambiti dintervento suggeriti al governo a sostegno della domanda interna e delle imprese. Ha rimarcato, tra laltro, lopposizione a sugar e plastic tax ed evidenziato limportanza di azioni per la semplificazione normativa, il supporto a una transizione sostenibile che non pregiudichi la competitività, lalleggerimento del carico fiscale per le imprese. Ha ricordato, inoltre, il varo da parte di Ibc di un ciclo di seminari sul territorio nazionale studiati per catalizzare, in particolare nelle piccole medie imprese, ladozione degli strumenti abilitanti per digitalizzazione dei processi e la logistica integrata diffusi da Gs1 Italy.