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NEPI - «Forse Giulio Marini ha degli informatori non accorti e all’oscuro della realtà». A dirlo è il sindaco Franco Vita, dopo l’intervento dell’ex presidente della Provincia, Giulio Marini, sulla presunta sparizione del monumento all’incrocio tra le provinciali Nepesina e Cimina.
«Nei pressi del complesso residenziale Colleverde – aveva affermato Marini, già sindaco di Viterbo - è sparito questo monumento, dopo che è stata realizzata la rotatoria. Ricordo – aveva continuato Marini – che all’epoca lo feci restaurare, realizzando anche un giardino intorno per difenderlo dall’incuria. S
e si riesce a capire dove sia, evito di sporgere denuncia», aveva concluso Marini.
Tempestiva è stata la risposta del primo cittadino nepesino.
«Nel nostro comune - sottolinea - non spariscono i beni pubblici e tantomeno la stele all’incrocio fra la Cimina e La Nepesina.
Come accertato dalle forze dell’ordine, la stele si trova in un locale di una importante ditta di restauri del nostro comune», spiega Vita, che aggiunge: «Con la realizzazione della rotatoria la stele è stata tolta, è stata predisposta una nuova collocazione con restauro, approvata dalla Soprintendenza alle Belle Arti, non più al centro della rotatoria.
Contiamo di poterla ricollocare entro i primi mesi del prossimo anno».
Poi, il sindaco di Nepi prosegue: «Sarebbe stato più semplice se Giulio Marini mi avesse fatto una telefonata, così gli avrei spiegato la situazione. Purtroppo la politica comporta, a volte, anche tali piccolezze.
Forse dovrebbe essere il comune di Nepi a denunciare Giulio Marini per la diffusione di false notizie», conclude il sindaco.
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