LADISPOLI - Spariti gli alberi a via Venezia, all’angolo con via Ancona. Lì dove sta sorgendo la ciclabile “della discordia” i grandi arbusti che da oltre 50 anni “dominavano” il paesaggio regalando ombra e ossigeno, sono stati abbattuti. Uno scenario che i cittadini temevano da tempo. Da quanto il tracciato rosso anziché proseguire il suo percorso lungo i giardinetti e poi risalire verso viale Italia, ha improvvisamente deviato in via Venezia cancellando prima decine e decine di posti auto (per la felicità di commercianti e residenti) e ora anche un pezzo di verde. Ma perché? «I due alberi sono stati valutati, con VTA, come esemplari da abbattere, poiché non vertevano in buono stato, nell’ambito del controllo sulle alberature cittadine che effettua l'ufficio comunale preposto», hanno spiegato da Palazzo Falcone.E così, visti gli alberi malati e la necessità di «ottimizzare ancor più il percorso» della ciclabile «si è deciso di procedere» al loro abbattimento. Non ci sta il Partito democratico locale che mesi fa, proprio all’apertura del cantiere «diventato ormai uno scandalo» per quei lavori «fatti e poi disfatti dopo pochi giorni», aveva chiesto all’amministrazione «se fosse previsto l’abbattimento di alberi. Ci fu risposto di no - ha commentato il consigliere e segretario del circolo dem Crescenzo Paliotta -: ora invece questo avviene per alberi che avevano più di sessanta anni. È la conferma dello scarso rispetto di questa amministrazione per l'ambiente. Negli ultimi anni a Ladispoli purtroppo sono stati più gli alberi abbattuti che quelli piantati».

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