CIVITAVECCHIA – Si è svolto sabato il congresso di Forza Italia per la provincia di Roma; all’ordine del giorno il rinnovo del direttivo in vista dell’appuntamento del 24 e 25 febbraio che vedrà incoronato alla guida nazionale del movimento orfano di Silvio Berlusconi il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Come ampiamente previsto, l’assise congressuale ha rieletto coordinatore provinciale per acclamazione l’On. Alessandro Battilocchio, già al vertice provinciale del partito romano dal marzo del 2019. Abbiamo voluto intervistarlo non solo per complimentarci con lui, ma anche – e soprattutto – per porgli qualche domanda sugli appuntamenti in agenda nei prossimi mesi, primo tra tutti la tornata di elezioni amministrative che ci riguarda da vicino, essendo previsto per giugno (nell’election day stabilito dal Governo accorpando le elezioni locali a quelle Europee) il rinnovo dell’amministrazione comunale proprio qui a Civitavecchia.

Onorevole Battilocchio, innanzitutto complimenti per la sua rielezione a coordinatore di Forza Italia per la provincia di Roma. A nome di tutta la redazione de La Provincia, le porgo i più sentiti auguri di buon lavoro. Iniziamo proprio da qui, dunque. Cosa ha in programma per il rilancio del partito sul territorio? È sotto gli occhi di tutti che in alcune realtà, come per esempio a Civitavecchia, il partito è diviso su posizioni diverse con qualche personalità locale che, potrei dire in senso metaforico, “viaggia da sola”.

Oggi è un giorno di festa, non solo per il sottoscritto che ha avuto l’onore di veder confermata nei propri confronti la fiducia degli iscritti di Forza Italia della provincia di Roma, ma soprattutto perché il congresso provinciale che mi ha eletto coordinatore si è svolto proprio il giorno dopo la grande celebrazione che abbiamo fatto in occasione del trentennale della discesa in campo di Silvio Berlusconi. Sabato erano presenti non solo il coordinatore regionale Claudio Fazzone, che è stato un po' il garante di questa visione unitaria del partito a livello territoriale, ma anche i due capigruppo di Camera e Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, colui che per anni è stato coordinatore cittadino a Roma del nostro partito: a tutti loro sono grato per la fiducia rinnovatami. Posso dire che per me è un onore, un impegno rinnovato e un monito a seguire le orme del nostro fondatore, e cioè ascoltare sempre tutti, a cominciare dalle varie anime del nostro partito dislocate sul territorio. Ognuno può dare una mano e, me lo consenta, percepisco tanta voglia di mettersi in gioco, di catalizzare energie, di dare una mano concreta, di immettere nuova linfa ad un progetto che è vivo, nonostante il fondatore non ci sia più. Posso anticiparle che nei prossimi giorni annunceremo l’ingresso di nuovi volti e di personalità già dedite alla politica territoriale che hanno deciso di aderire al grande progetto della casa dei moderati e questa “casa” continua ad essere sempre la nostra, quella di Forza Italia.

Non lo metto in dubbio onorevole, però poco fa mi riferivo alla “fuga in avanti” del coordinatore cittadino di Forza Italia qui a Civitavecchia, Roberto D’Ottavio, che ha di fatto dato un sostegno politico esplicito alla candidatura a sindaco del generale Poletti. Come lei ben sa, questo spaccherebbe la maggioranza oggi alla guida della città, con il rischio concreto che il centrodestra si possa presentare diviso all’appuntamento elettorale di giugno.

D’Ottavio parla a pieno titolo, visto l’incarico che ricopre a livello cittadino e non ci sono in previsione sostituzioni. Sulle dinamiche più strettamente politiche locali della coalizione è presto per parlare, non siamo ancora entrati nel merito delle singole questioni. Ci sarà un’attenta discussione, ma c’è anche un ampio margine di tempo per esaminare le varie situazioni: le amministrative saranno a giugno e sono convinto che molto prima avremo trovato la cosiddetta “quadra” per garantire, come sempre, l’unità del centrodestra. Ci occuperemo presto dei vari comuni che vanno al voto a breve, a cominciare da Civitavecchia, che in questa tornata nel Lazio è tra le più importanti.

Il coordinatore nazionale di Forza Italia, il ministro Tajani, ha però seccamente ribadito che il centrodestra, andrà unito dovunque si andrà al voto. Come si coniuga l’endorsement di D’Ottavio per Poletti con questa dichiarazione?

Le ripeto: sono convinto che, come sempre, il centrodestra troverà un accordo complessivo che porterà a candidature uniche e fortemente competitive e, ovviamente, è nostro interesse riconfermare la vittoria laddove già governiamo. Civitavecchia è una città nevralgica non solo per il Lazio, ma anche per l’economia nazionale. Sono certo che anche la prossima amministrazione sarà in forte sinergia con l’attuale maggioranza che governa il Paese.

Le voglio ricordare che questa “fuga in avanti” a favore di Poletti si pone in aperto contrasto con la posizione di Massimo Boschini, unico consigliere comunale rimasto a Forza Italia qui a Civitavecchia, che è stato “messo fuori” dal partito qualche giorno fa proprio da D’Ottavio senza che quest’ultimo avesse il potere di farlo, tant’è che Boschini rimane iscritto al gruppo.

Non voglio entrare nelle dinamiche legate a singole persone, ripeto quanto già detto: il coordinatore cittadino parla a pieno titolo per il partito che rappresenta a livello cittadino.

Sono convinto che lei abbia a cuore Civitavecchia, grazie al suo emendamento al Decreto Energia la norma è stata modificata e il nostro porto potrà partecipare al bando per la realizzazione delle infrastrutture e dei cantieri funzionali all’eolico offshore, non posso quindi che chiederle se dal punto di vista politico s’interesserà in prima persona a mettere mano al partito cittadino e, soprattutto, se sarà lei a decidere per il partito su quale candidato sindaco convergere ea vagliare le candidature alle prossime comunali.

Ovviamente io sono particolarmente legato a Civitavecchia ed è per questo che ho lavorato molto per l’approvazione dell’emendamento che lei ricordava e che consentirà al suo porto di partecipare al band ocitato, ma il governo tutto pone grande attenzione alla città. Lo stesso ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, ha voluto premiare Civitavecchia ed il suo porto con importanti investimenti inseriti nella Manovra economica per il 2024 che in Parlamento abbiamo licenziato prima di Natale. C’è tutta l’attenzione possibile per Civitavecchia e per le sue infrastrutture. Per quanto riguarda le candidature, come sempre nel nostro partito ci sarà il massimo rispetto dei ruoli e delle singole competenze.

Secondo lei qual è il candidato migliore per i prossimi cinque anni alla guida di Civitavecchia? Riconfermerete la fiducia al sindaco Tedesco, che la Lega vorrebbe ricandidato per un secondo mandato, o ritiene ci siano figure più idonee a rappresentare lo stato odierno della coalizione di centrodestra, che rispetto a cinque anni fa ha degli equilibri numerici decisamente differenti? Oltre al generale Poletti, che si è autocandidato da diversi mesi, emergono altri nomi, per esempio Massimiliano Grasso, che potrebbe essere sostenuto da Fratelli d’Italia.

Come dicevo poco fa, il ministro Salvini ha posto chiaramente l’attenzione sulla città di Civitavecchia ma tenderei ad escludere che si tratti di interesse a fini elettorali. Come sottolineavo c’è un impegno sinergico del governo a valorizzare uno dei porti più importanti d’Italia e questo non ha nulla a che vedere con le dinamiche strettamente locali. Il tavolo sulle candidature amministrative non si è ancora riunito ma comunque lascerei distinta l’attività di governo, e quindi anche le proporzioni a cui lei fa velatamente riferimento a livello nazionale, da quelle più strettamente legate ai singoli territori. Posso comunque confermare che a breve entreremo nel vivo delle singole questioni.

Che tempistiche prevede? Non le sfuggirà certamente che una delle critiche che spesso vengono fatte al centrodestra è di arrivare sempre al fotofinish per chiudere le candidature: questo non destabilizza l’elettorato?

Non mi risulta che le altre coalizioni abbiano tempistiche diverse dalle nostre, certamente posso assicurarle che a breve discuteremo concretamente delle singole territorialità. Se devo darle una tempistica, credo che nel mese di febbraio o al massimo ai primi di marzo avremo trovato la cosiddetta “quadra”.

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