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MONTEFIASCONE - «Questa amministrazione è arrivata alla frutta. Ai problemi irrisolti del paese, ora si aggiunge anche la cattiva amministrazione del personale». A riferirlo è la consigliere d’opposizione Maria Cristina Ranaldi (FdI), che spiega: «È di questi giorni l’arrivo di una pec da parte di alcune sigle sindacali di categoria indirizzata al sindaco, al segretario generale, a tutti i consiglieri comunali nella quale si lamenta la disordinata gestione del personale.
In sostanza la pec diffida l’amministrazione ad ignorare ulteriormente le richieste dei sindacati finalizzate a regolare questioni di vitale importanza riguardante la gestione del personale. In particolare - agggiunge Ranaldi - è stato chiesto un incontro per sottoscrivere sia il contratto decentrato normativo che la programmazione delle progressioni verticali, (progressioni che non state fatte neanche nel 2023). Come viene specificato in questa pec, la contrattazione annuale sul salario accessorio “è presupposto fondamentale per la piena funzionalità dei servizi al cittadino e corretta applicazione di tutti gli istituti contrattuali spettanti ai dipendenti”». I sindacati «hanno quindi diffidato il Comune a convocare entro cinque giorni dalla ricezione del documento - sottolinea la consigliera meloniana - la delegazione trattante per l’avvio delle negoziazioni e per attivare tutti quegli strumenti adatti ad assicurare la crescita professionale dei dipendenti. Voglio ricordare che i dipendenti comunali sono coloro che mandano avanti la macchina amministrativa di un comune, sono quelli che stanno in prima linea e che subiscono l’avvicendarsi delle varie amministrazioni.
Il numero dei dipendenti in questi ultimi anni è purtroppo diminuito, sia a causa di vari pensionamenti, che a causa di una “fuga” volontaria di alcuni, che hanno preferito allontanarsi e andare a lavorare altrove. Considerato quanto sopra, sarebbe ora che suonasse la sveglia per questa amministrazione che, oltre ad essere deludente viste le promesse iniziali, ora sembra non saper gestire né organizzare il lavoro dei pochi impiegati rimasti che si sobbarcano di un carico sempre più oneroso rispetto alle esigenze dei cittadini. Sì troverà risposta a questo ulteriore disagio? Speriamo. Lo sperano soprattutto i dipendenti. Ma non doveva essere l’amministrazione che invertiva il senso di marcia dall’inerzia al dinamismo?», conclude la consigliera Ranaldi.
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