LADISPOLI - Niente da fare per il piano urbano per una mobilità sostenibile proposto da Ladispoli Attiva. La richiesta dei consiglieri parte da lontano: da quando cioè l'amministrazione ha avviato i lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale che ha causato numerosi disagi ai cittadini, guardando non solo alla carenza di parcheggi (eliminati per far posto al tracciato rosso) ma anche alla stessa viabilità (col restringimento di marciapiedi e carreggiate). «Il sindaco ha dichiarato in aula (in consiglio comunale, ndr) che il PUMS sarebbe superfluo perché l'amministrazione sta lavorando su un piano urbano del traffico». Affermazione che per gli esponenti del movimento civico, «denota una scarsa comprensione delle differenze sostanziali tra i due strumenti: il Put si concentra esclusivamente sulla regolamentazione della viabilità esistente, mentre il Pums rappresenta una visione strategica e integrata della mobilità, capace di orientare le scelte future in un'ottica sostenibile e partecipata». Un piano che, come ribadito da Ladispoli Attiva, «avrebbe permesso di affrontare in modo incisivo i problemi cronici come la mancanza di parcheggi, il traffico caotico e l'inadeguatezza del trasporto pubblico», garantendo, inoltre, che «interventi infrastrutturali come le piste ciclabili, fossero parte di una pianificazione organica e non scelte isolate che hanno aggravato la situazione». Insomma per Ladispoli Attiva la bocciatura del Pums non fa altro che mettere «in luce l'incapacità dell'amministrazione di programmare efficacemente il futuro della nostra città».

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