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Maggioranza in Provincia, qualcosa inizia a muoversi. Forse si arriverà alla composizione prima delle scadenze elettorali di giugno, inizialmente ipotizzate come deadline. Almeno stando alle dichiarazioni del presidente Alessandro Romoli che, ieri in consiglio provinciale, ha invitato i quattro consiglieri di Fratelli d'Italia a costituire quanto prima il gruppo di Tuscia tricolore in modo da poter avviare le interlocuzioni con tutti i capigruppo per «entrare nel merito della fase di condivisione dei temi per la formazione delle commissioni e delle eventuali deleghe» per la riorganizzazione dell'amministrazione.
Da parte di Romoli c’è quindi la volontà di dialogare con tutte le forze politiche rappresentate in Provincia - Pd, Fratelli d’Italia e civici di Frontini - per poi arrivare, sulla scorta della comunione d’intenti che si registrerà sulle tematiche più importanti, all'asse che insieme a Forza Italia governerà per i prossimi due anni l’ente di via Saffi.
E’ intenzione del presidente, subito dopo la costituzione del gruppo Tuscia tricolore, iniziare a calendarizzare gli incontri nelle prossime settimane.
Intanto oggi pomeriggio la razionalizzazione delle istituzioni scolastiche presenti nel nostro territorio sarà oggetto di discussione a Palazzo Gentili.
Un tema particolarmente sentito e anche un po’ urticante, tanto che nei mesi scorsi era stato al centro di un botta e risposta tra il presidente della Provincia Alessandro Romoli e il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Daniele Sabatini.
A testimoniare la rilevanza della questione anche la convocazione da parte dell’ente di via Saffi di una seduta straordinaria congiunta di consiglio provinciale e assemblea dei sindaci.
E il presidente Romoli, nel consesso di ieri, ha tenuto a sottolineare di aver chiesto «la presenza diretta dell’assessore regionale Giuseppe Schiboni insieme ai tecnici della Pisana» per un confronto senza intermediazioni in merito all’adozione delle linee guida relative alla programmazione della rete scolastica, anno scolastico 2025/2026.
Nell’assise di ieri il parlamentino di via Saffi ha proceduto alla convalida della surroga di Giulio Menegali Zelli che, l’8 aprile durante la seduta di insediamento del nuovo consiglio, aveva comunicato l’intenzione di dimettersi essendo scattato per lui un posto da consigliere regionale dopo la prematura scomparsa di Valentina Paterna.
Il parlamentino di Palazzo Gentili, dopo la lettura in aula della lettera di dimissioni di Zelli da parte del presidente Romoli, ha proceduto alla convalida del primo dei non eletti della lista Tuscia tricolore. Torna così a sedere in consiglio provinciale, dopo una breve pausa di nemmeno un mese, il sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri.
Il primo cittadino civitonico nel suo intervento ha espresso il piacere di ritrovare «molti colleghi con cui ho condiviso la scorsa consigliatura» oltre a ribadire la volontà di «rappresentare le istanze soprattutto del mio territorio in linea con l’impegno profuso da Valentina Paterna».
Romoli ha poi dato comunicazione della costituzione del gruppo del Patto civico per la Tuscia, lista che fa riferimento alla sindaca Chiara Frontini, capogruppo Umberto Di Fusco.
Nell’assise precedente si erano già costituiti i gruppi di Tuscia democratica (Pd), capogruppo Maurizio Palozzi e di Azzurri per la Tuscia (Forza Italia), capogruppo Francesco Ciarlanti. Manca all’appello solo la costituzione del gruppo Tuscia tricolore (Fratelli d’Italia). Una volta sbrigata tale pratica, con la nomina del capogruppo, Romoli inizierà a calendarizzare i “bilaterali” con le forze politiche.