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GIULIA PALMIGIANI
CIVITAVECCHIA – Ci eravamo lasciati a luglio scorso con Mario Baccini, sindaco di Fiumicino e promotore della nuova Provincia del litorale laziale, deciso a portare avanti il progetto nonostante le difficoltà iniziali. Nei giorni scorsi, precisamente il 29 novembre e il 5 dicembre, sono state depositate due proposte di legge per l’istituzione della Provincia Porta d’Italia, rispettivamente a firma dei deputati Bicchielli e Romano, e del deputato del territorio di Forza Italia Alessandro Battilocchio.
Le proposte di legge convergono su un obiettivo chiaro: offrire autonomia amministrativa e decisionale ai comuni del litorale nord del Lazio, tra cui Fiumicino, Ladispoli, Santa Marinella, Tolfa, Cerveteri, Allumiere e Civitavecchia. Quest’ultima, pur avendo revocato l’adesione al progetto nei mesi scorsi, resta inclusa per collocazione geografica e importanza strategica, come specificato nei testi legislativi.
Mario Baccini non nasconde la soddisfazione per i passi avanti compiuti: «Il nostro progetto è vivo e forte, con il sostegno di diverse forze politiche. La palla ora passa al Parlamento, ma continueremo a lavorare affinché questa nuova realtà prenda forma. Il nostro obiettivo è garantire ai cittadini un’amministrazione più vicina, più efficace, che possa rispondere meglio ai bisogni del territorio». Baccini sottolinea inoltre il carattere inclusivo e collaborativo dell’iniziativa: «Non stiamo lavorando contro qualcuno, ma per il bene comune. La nostra proposta è chiara: vogliamo autonomie e servizi migliori per tutti i cittadini, senza togliere nulla a nessuno. È una grande occasione per rilanciare il territorio, unendo le forze in una visione condivisa». Il sindaco di Fiumicino annuncia anche nuovi incontri per coinvolgere ulteriormente le comunità locali: «Nelle prossime settimane ospiteremo un’assemblea con i comitati - ha spiegato - stiamo ricevendo richieste di adesione e manifestazioni di interesse anche da altri territori. Questo dimostra quanto sia forte il desiderio di autonomia e quanto sia urgente migliorare la qualità dei servizi».
Le due proposte delineano un percorso comune. Innanzitutto l’istituzione della Provincia Porta d’Italia, composta da sette comuni, con competenze su trasporti, tutela ambientale, politiche del mare, sviluppo culturale ed economico. L’uscita dalla Città Metropolitana di Roma: i comuni interessati cesserebbero di farne parte, trasferendo competenze e risorse al nuovo ente. La nomina di un commissario straordinario: entro sei mesi dall’approvazione della legge, un commissario garantirà l’avvio operativo della nuova Provincia, fino alle prime elezioni. Entrambe le proposte evidenziano il ruolo strategico delle infrastrutture locali, come il porto di Civitavecchia e l’aeroporto Leonardo da Vinci, che rappresentano veri e propri motori di sviluppo per l’intero territorio.
Il sindaco Baccini ribadisce la necessità di una gestione autonoma: «Non si tratta di andare contro Roma, con cui abbiamo ottimi rapporti di collaborazione. Il problema è la vastità della Città Metropolitana, che non riesce a dare risposte tempestive e adeguate ai territori più periferici. La nostra stella polare resta il bene comune e l’autogoverno per migliorare i servizi e le opportunità».
Il progetto, che punta a una governance vicina ai cittadini e a uno sviluppo sostenibile, raccoglie consensi trasversali anche tra i parlamentari. Alessandro Battilocchio, tra i firmatari, lo definisce “un laboratorio innovativo per valorizzare il nostro patrimonio culturale, turistico ed economico, garantendo pari dignità e autonomia a tutti i comuni coinvolti”. Con il deposito delle proposte di legge, l’iter legislativo è ufficialmente avviato. Spetterà ora al Parlamento discutere e approvare il testo definitivo, che segnerà una svolta storica per il territorio. Se verrà quindi approvata, la legge darà il via alla creazione degli organi di governo della nuova Provincia, con l’elezione del Presidente e del Consiglio Provinciale, e al trasferimento delle competenze dalla Città Metropolitana.
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