LADISPOLI - «Un'altra resa agli interessi dei privati». E con questa motivazione l'opposizione ha detto "no" al progetto del nuovo plesso scolastico che sorgerà in via dei Narcisi, al Cerreto, in sostituzione alla struttura (in locazione) di via Praga.

«9,4 milioni di euro di investimento complessivo, cessione di un terreno comunale al privato in via Sironi, che potrà costruirci sopra nuova cubatura, un costo di oltre 4.400 euro al metro quadro (che con gli interessi arriva a 6.800 euro/mq), quando il mercato parla di 2.200 euro/mq; ancora una volta un accorto pubblico privato dove il privato fa affari d'oro». A elencare i motivi del "no" è Ladispoli Attiva che si dice «stanca di questa politica al ribasso per la città, diventata ormai il tratto distintivo di chi nel 2017 prometteva di "limitare gli abusi" degli accordi pubblico-privato, e oggi invece governa con project financing e piani integrati». E dal movimento politico di opposizione lanciano l'allarme. In consiglio comunale «il sindaco ha anche aggiunto che a breve altri progetti di questo tipo sono in arrivo. Come se fosse una buona notizia». «Il nostro capogruppo Gianfranco Marcucci ha messo a nudo, in aula, tutte le contraddizioni del sindaco e la deriva cementificatoria che sta travolgendo la città: migliaia di metri cubi edificati, mentre il consumo di suolo continua ad aumentare senza freni».

mollica graziano e cervo: «Chiediamo chiarezza, coinvolgimento della cittadinanza»

E tornando all'istituto scolastico di via dei Narcisi, a parlare di «una cifra che lascia sbalorditi» sono anche i consiglieri d'opposizione Amelia Mollica Graziano e Ferdinando Cervo. «Consideriamo tutto questo inaccettabile, in quanto il costo di costruzione al metro quadro ci appare sproporzionato rispetto agli attuali prezzi di mercato. In un momento storico in cui ogni euro pubblico dovrebbe essere investito con rigore e responsabilità, questo progetto appare più come un’operazione che lascia molti punti interrogativi che una scelta oculata per il bene collettivo. Chiediamo chiarezza, coinvolgimento della cittadinanza e una visione urbanistica che non sia guidata da interessi particolari, ma dal vero interesse pubblico - incalzano ancora i due consiglieri comunali - La cosa preoccupante è che non finisce qui. Presto questa amministrazione porterà altri piani integrati/project/ spostamenti di cubatura …».

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