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CIVITAVECCHIA – Civitavecchia ha davvero fatto scuola. La firma dell’ipotesi di rinnovo del Ccnl per i lavoratori portuali dei giorni scorsi, infatti, ha certificato il grande lavoro svolto sul territorio, oggi alla base del contratto, per quel che riguarda l’aspetto legato ai dipendenti delle Adsp e al cosiddetto "Emolumento Retributivo ex A.P.". Aspetto questo che aveva portato allo sciopero di cinque giorni dei dipendenti di Molo Vespucci, ad una lunga contrattazione e, ad aprile, alla firma del nuovo accordo di II livello del personale dipendente non dirigente dell'Adsp. Nei giorni scorsi, dopo un anno di trattative intense e complesse, un percorso segnato da interruzioni e scioperi, le associazioni datoriali Assiterminal, Assologistica, Assoporti e Fise-Uniport, insieme ad Ancip, hanno siglato l’accordo con i segretari nazionali e le delegazioni territoriali di Filt Cgil, Uiltrasporti e Fit Cisl: al tavolo anche i referenti locali per la Cisl e la Cgil, Paolo Sagarriga Visconti e Alessandro Borgioni, ed il direttore generale di Ancip Gaudenzio Parenti. «L’accordo sottoscritto a Civitavecchia - ha ricordato Sagarriga - farà scuola anche per le future contrattazioni, c’è da esserne orgogliosi. Il Ccnl è un capisaldo per il settore portuale che è strategico per l’economia nazionale, ed il nostro scalo in modo particolare, anche e soprattutto alla luce del Giubileo. Il risultato ottenuto evidenzia il grande senso di responsabilità di tutte le parti, che dopo 30 ore di trattativa consecutiva ed estenuante, hanno dimostrato di saper mettere in campo un modello moderno di contrattazione. «È stato un rinnovo complesso poiché inserito in contesto non particolarmente positivo per la portualità italiana - ha aggiunto Parenti - viste le crisi geopolitiche con i conseguenti riflessi negativi sugli andamenti dei traffici portuali. Alla fine, grazie ad un alto senso di responsabilità delle parti trattanti, siamo riusciti ad arrivare ad un risultato equilibrato tra le giuste rivendicazioni salariali e gli equilibri finanziari delle imprese. Adesso inizia per tutte le nostre imprese associate (artt. 16,17,18 e sieg) una fase delicata che riguarda il rinnovo tariffario con i clienti a fronte dell’aumento del costo del lavoro».
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