CIVITAVECCHIA – Sciopero e blocco della flessibilità domani per tutti i lavoratori di Port Mobility che, dalle 9,30, saranno in presidio fuori l’Autorità di sistema portuale, seguito dell'avvio della procedura per il licenziamento collettivo di 26 lavoratori.

A proclamare la mobilitazione Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl mare e Usb Fast che stanno portando avanti la battaglia per scongiurare licenziamenti in un territorio già in sofferenza dal punto di vista occupazionale.

Qualche spiraglio potrebbe esserci, stando alle voci che circolano in ambito portuale, e questi giorni potrebbero essere importanti proprio per capire quale sarà l’evolversi di questa ennesima vertenza.

In questo senso giovedì mattina alle 11 la IX Commissione consiliare permanente “Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio” si riunirà in audizione presso la sala Etruschi del Consiglio regionale del Lazio in via della Pisana 1301.

Al centro dell’audizione i licenziamenti di Port Mobility.

Sono stati invitati il sindaco Marco Piendibene, il presidente dell’Adsp del Mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino, l’amministratore delegato di Port Mobility Edgardo Azzopardi. E ancora i rappresentanti sindacali, e in particolare Alessandro Borgioni della Filt Cgil, Renato Cerocchi di Uiltrasporti, Paolo Sagarriga Visconti di Fit Cisl, Riccardo Petrarolo di Usb e Fabiana Attig di Ugl.

«Queste organizzazioni sindacali - hanno spiegato nei giorni scorsi - ritengono che il tessuto produttivo e industriale di Civitavecchia ed il porto di Civitavecchia da sempre sgravati da una crisi occupazionale, non può assolutamente permettersi che 26 lavoratori e altrettante famiglie si trovino a perdere il posto di lavoro e, pertanto, si attiveranno con tutte le Istituzioni locali e regionali per sensibilizzare la questione e trovare soluzioni condivise alternative ai licenziamenti».

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