CIVITAVECCHIA – Sarebbe dovuto entrare in vigore domani e invece slitta ancora una volta il provvedimento dell’Autorità di sistema portuale per l’incremento della sovrattassa per ogni tonnellata di merce imbarcata e sbarcata nel porto di Civitavecchia – definito nella misura di 0,724 euro - destinato a reperire le risorse per la copertura delle rate di ammortamento previste dal contratto di prestito con la Bei necessario per finanziare il completamento del prolungamento dell’antemurale, banchina 13 II lotto.

Inizialmente l’incremento sarebbe dovuto scattare il 1° gennaio scorso, con la decorrenza differita poi al 1° luglio. L’obiettivo dell’Adsp guidata dal presidente Pino Musolino era quello di riuscire a reperire, in quei sei mesi di tempo, i 45 milioni destinati alla copertura completa dell’intervento infrastrutturale. Il presidente Musolino si era rivolto anche al Mit per valutare la possibilità di vedere attribuiti all’Adsp questi fondi, attraverso una riassegnazione delle risorse o una ridistribuzione di fondi Pnrr inizialmente destinati ad opere che non sarebbero state più realizzate. La sovrattassa sarebbe “l’ultima spiaggia” ma comunque l’unica possibilità per non perdere l’occasione di realizzare gli ulteriori 400 metri di antemurale, fondamentali per lo sviluppo dello scalo. In base alla modifica contrattuale con la Bei, la data finale di disponibilità dei fondi è fissata al 31 dicembre 2024. Ed entro quella data Molo Vespucci è intenzionato a negoziare con la Bei le condizioni e le modalità di tiraggio della trance di 45 milioni del contratto di prestito. Nel frattempo è stata valutata “la necessità di procedere ad una verifica dei computi posti alla base della definizione dell’aliquota di incremento della sovrattassa, calcolata a giungo scorso a 0,724 euro – si legge nel decreto firmato dal presidente Musolino venerdì scorso – in considerazione sia dei mutati volumi di merci imbarcati e sbarcati nel porto di Civitavecchia per effetto della prossima dismissione della centrale Enel di Tvn che dell’andamento dei tassi di interesse per il finanziamento delle opere di grande infrastrutturazione.

Nel periodo di sospensione dei termini del decreto di entrata in vigore dell’aumento della sovrattassa, quindi, gli uffici dell’Authority lavoreranno per cercare di reperire, almeno in parte, i fondi necessari alla copertura delle rate del mutuo, andando ad agire ed intervenire su possibili entrate o su risparmi dell’ente. Come si ricorderà, i prolungamento dell’antemurale è stato finanziato nel PNRR per circa 60 milioni, con il costo che però è lievitato dai 69 milioni originariamente previsti a circa 106 milioni con l'aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime. «L'Adsp potrà coprire i rimanenti 45 milioni con un ulteriore tiraggio del mutuo BEI - aveva chiarito lo scorso anno fa proprio Musolino - e per far fronte agli oneri finanziari dell'operazione si è reso necessario ricorrere all'aumento dell'aliquota della sovrattassa per 0,724 euro a tonnellata. Ne avremmo fatto volentieri a meno, trattandosi di una misura recessiva, però necessaria a non perdere 60 milioni di risorse pubbliche».

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