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Alessio Crescentini si conferma campione del mondo Wpko di kick boxing e rimane imbattuto.
Faccia d’Angelo ha difeso la sua cintura nel corso del match che si è svolto alla rotonda del parco Martiri delle Foibe, meglio conosciuto come Uliveto, nel quale ha affrontato l’olandese Himad, che è stato sconfitto per ko dopo poco più di una ripresa.
Tutto questo è avvenuto nel corso dell’evento “The Best of the Best”, organizzato dalla Ikta Gym di Massimo Brizi, che ha radunato circa 160 fighter, che si sono dati battaglia nel corso delle due giornate di competizioni, che hanno riguardato ragazzi e ragazze, partendo dai piccolini fino ad atleti che potremmo definire “stagionati”. Tra le discipline presenti kick boxing, sia light contact che full contact, K1 e MMA.
Nella giornata di sabato doppia postazione, visto che oltre al ring era presente anche una gabbia, dedicata soprattutto alle arti marziali miste.
Sono giunti in città atleti da tantissime regioni d’Italia, oltre che dall’estero, con l’Olanda presente, come già detto, così come la Romania, il Marocco, la Gran Bretagna con James Turner, il Brasile con Thiago Luk e Laecio Nunes, considerati atleti di grande valore.
Nel corso dell’evento hanno combattuto anche i tanti ragazzi che popolano le palestre dell’Ikta Gym di Civitavecchia, di Tolfa e di Santa Marinella. Per quanto riguarda la sezione civitavecchiese, Roberto Petretti ed Enzo Di Pietro, che negli ultimi tempi sono diventati particolarmente noti anche al mondo social, con i loro video pseudo-comici che hanno spopolato su Instagram e Tik Tok. Entrambi hanno vinto: abbastanza semplice il compito per Di Pietro, che ha vinto senza troppi problemi il suo incontro, più complicato lo scenario di Petretti, che alla fine si è imposto, ma senza avere una grossa misura di vantaggio.
Tornando al main event, Crescentini è riuscito a non trascinarsi un match che, ad un certo punto, sembrava insidioso. Infatti l’olandese, così come aveva affermato nei giorni scorsi sui propri profili social, ha cominciato in maniera arrembante e con la chiara voglia di dominare l’incontro, che aveva definito “una passeggiata”. Il primo minuto prende un po’ in contropiede Crescentini, che deve fare i conti con i colpi da boxe dell’avversario, che più volte va a segno al volto. Dall’angolo Massimo Brizi invita il suo atleta ad avere la massima calma ed a mostrare la concentrazione giusta per superare un momento non semplice. Nella seconda parte del primo round il campione rimette le cose a posto e tiene a distanza l’avversario, mentre il pubblico dell’Uliveto inizia ad incitare il fighter civitavecchiese, sostenuto anche dai tanti ragazzi che si allenano con lui in palestra. Nella parte finale della prima parte Himad finisce addosso alle corde e la sensazione è che le sue certezze stiano venendo meno. Ad inizio secondo round subito l’epilogo: Crescentini assesta un paio di colpi micidiali e basta poco per costringere l’avversario a finire al tappeto. L’arbitro effettua la classica conta, ma, giunto ad “otto”, si nota che l’olandese, seppur rialzatosi in piedi, non è in grado di proseguire l’incontro.
Si scatena la festa del pubblico civitavecchiese, con Crescentini che viene premiato dal campione Andrea Rinaldi e dal delegato allo Sport, Matteo Iacomelli. In precedenza aveva presenziato alle premiazioni anche l’assessore ai Servizi Sociali, Deborah Zacchei.
Quindi in tantissimi si riversano a bordo ring per esultare ed abbracciare Crescentini, ed anche quest’anno si dà il via alle danze con l’apertura di un bottiglione di Prosecco, con tutti i sostenitori che ne approfittano per un brindisi, favorito anche dal fatto che in molti si sono riversati alla rotonda alla conclusione della partita dell’Italia di calcio contro l’Albania.
«È stato un match difficile - spiega Alessio Crescentini - devo dire l’olandese è partito come prevedevamo, ovvero bello carico a bomba. Però siamo riusciti a gestire bene il match, contro un avversario di tutto rispetto. Siamo riusciti in qualche modo a mantenere la cintura, con il miglior risultato che potevamo ottenere, cioè tramite un ko alla seconda ripresa. La potenza dei colpi dell’olandese era non indifferente, quindi portare tutte e cinque le riprese avanti diventava alquanto impegnativo. Siamo stati costretti ad aumentare l'intensità da subito, già dalla seconda ripresa, questo ci ha portato un buon risultato. Ci tengo tantissimo a dire queste parole: negli ultimi giorni, e ne ho avuto la conferma al termine dell’incontro, c'è stato un grande affetto da parte dei tifosi, che mi sono stati vicini, a partire dai miei compagni d’allenamento, che danno tutto quando bisogna spingere e mi consentono di arrivare al massimo della prestazione. Ci sono stati tanti dei miei amici che sono venuti a sostenermi, a urlare quanto più possibile a gran voce il mio nome. Grazie anche a chi semplicemente lo ha sussurrato, vi assicuro che l'ho sentito. Non posso che ringraziarli, questa sera per me è stata importante, perché oltre a questa cintura, oltre alla vittoria, la cosa di cui sono più orgoglioso è questo affetto che mi circonda».
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