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Roberta Angelilli, Mauro Rotelli, Alessandro Battilocchio e Marietta Tidei allo stesso tavolo, a sostenere all’unisono che “insieme si può” creare sviluppo per l’area di Civitavecchia.
Se poi alla vice presidente della Regione, ai due parlamentari del territorio, di Fratelli d’Italia e Forza Italia, e alla consigliera regionale nonché coordinatrice di Italia Viva nel Lazio, si aggiungono il presidente dell’Autorità Portuale, i rappresentanti di Unindustria e Federlazio e il vice direttore generale di Alis, l’associazione della logistica e dell’intermodalità sostenibile, che raggruppa 2200 aziende che insieme fanno 78 miliardi di euro di fatturato aggregato, ecco che non si può non avere chiaro il peso - politico, economico e “giornalistico” - del panel che Massimiliano Grasso ha riunito per parlare di sviluppo, crescita e progetti, venerdì scorso all’hotel San Giorgio.
Una volta tanto si è volato alto: temi e prospettive per costruire, con qualche stilettata, anche questa però in una chiave non polemica, all’inerzia del sindaco Tedesco, presente in prima fila, e dell’amministrazione su alcune questioni chiave, che nel 2019 costituivano la base programmatica della Svolta dello stesso Grasso e sono poi state acquisite nel programma dell’attuale amministrazione, che ha iniziato a lavorarci, senza però fare più nulla dopo l’estromissione dell’ex vice sindaco e di Fratelli d’Italia.
Dalla destinazione urbanistica di oltre 60 ettari di aree retroportuali, oggi agricole, fino all’accordo con Enel (presente in sala al convegno con un proprio rappresentante) che non è stato ridiscusso, né con una proposta dell’amministrazione per il dopo-carbone, né per annullare la scellerata intesa di Cozzolino e del M5S con cui si compensano oltre 17 milioni di euro che la città di Civitavecchia si è incredibilmente impegnata a restituire alla spa elettrica. Sei milioni vennero compensati al momento della firma dell’accordo, gli altri 11 milioni dovranno essere restituiti, un milione per volta, da quest’anno al 2034.
E ancora le terme, il turismo, Fiumaretta, l’Italcementi, la Darsena Mare Nostrum, la Marina con una vera protezione per la spiaggia, che sarà realizzata in coincidenza dell’apertura della bocca a sud del porto, il Marina Yachting con Montecarlo, la Zona Logistica Semplificata che la vice presidente della Regione Roberta Angelilli si è impegnata a portare a compimento dopo lo stop in vista del traguardo della giunta Zingaretti, il ritorno di Civitavecchia tra i territori agevolabili con gli aiuti di stato a valenza regionale, i progetti e le azioni da mettere in campo per il dopo carbone di Tvn, con 40 ettari di aree pregiate e destinate a logistica e insediamenti produttivi da rimettere in gioco. Questo e tanto altro ancora, per cambiare la narrazione di Civitavecchia e il suo stesso paradigma, da area di crisi ad area di siluppo.
È questa la sfida da affrontare, con una unità di intenti che sia la più ampia possibile, nell’interesse della città.
E con alcuni dei protagonisti principali della storia che dovranno necessariamente essere diversi.
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