CIVITAVECCHIA – «Si è parlato tanto in questi giorni della questione della Frasca; una cosa è certa è l’unica oasi verde e con spiagge accessibili di rilievo dell’intera costa di Civitavecchia fruibile, almeno oggi come nei scorsi settant’anni dai cittadini; ma sarà ancora così? Bho direbbero a Civitavecchia; è l’unico posto a cui le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno tenuto sempre poco o niente; tenuto pulito grazie all’opera dei volontari, frequentatori e dei proprietari delle vituperate casette che adesso saranno abbattute, contento il progettista, e che da qualunque parte l’Italia sarebbero state valorizzate come parte integrante di un territorio degli ultimi settant’anni.

Ma a Civitavecchia lo sappiamo, che da dopo la seconda guerra mondiale vanno di moda gli abbattimenti del bello e del superfluo accumunati dalla speculazione; ma non è certo un problema quello delle casette o no? Quello serve solo ad alimentare il falso avversario del progetto. L’unico che politicamente sta valutando insieme a pochissimi consiglieri la bontà del progetto è l’assessore competente, che paradossalmente è stato ridicolizzato perché, pensate un po’ il potere, si è preoccupato che i cittadini forse non saranno liberi di usufruire dell’area e vuole precise garanzie di questo bene comune futuro; così come i proprietari delle barche di piccole dimensioni che trovano in quello scivolo “abusivo a mare, l’unica soluzione di inverno ed estate a Civitavecchia non privata” quando in aula consiliare si è parlato della viabilità abbiamo visto le facce sbigottite dei progettisti che probabilmente non avevano tenuto conto del miglioramento della viabilità che appare oggi penosa come è stata negli ultimi settant’anni; quando si è parlato di protezione dell’ambiente circostante e sicurezza della pineta (oggetto di incendi dolosi per decenni), stesse facce sbigottite; eppure si è parlato di un progetto faraonico con i bus elettrici che dovrebbero portare d’estate ed inverno le persone che vorranno frequentare l’oasi naturalistica ed archeologica; sia chiaro noi frequentatori della Frasca vogliamo il progetto realizzato e lo chiediamo da decine di anni quindi non ci si venga a dire che siamo contrari al progetto! È proprio la politica che è mancata da decine di anni, quando dei porci maledetti sporcavano tutto e davano fuoco agli alberi e noi eravamo lì a pulire a spegnere gli incendi; oggi la politica vorrei accelerare ci vediamo il perché? ci viene da pensare nelle brutte giornate d’inverno quando tutti noi i frequentatori da decenni andiamo lì a passeggiare, che ci piacerebbe vedere l’operatività di questi bus elettrici quando solo poche persone saranno presenti e tira tramontana; vorremmo capire se nella brutta stagione quando non ci sono persone che tirano fuori soldi per il biglietto d’entrata o non ci siano impiegati o addetti o autisti all’entrata e verranno messe le transenne ovvero la maggior parte dell’anno, se questa non sarà terra di nessuno che dite? Facciamo un progetto all’italiana? Ci chiediamo se l’area sarà fruibile e a quanti chilometri dovremmo fermarci prima; siamo preoccupati dei rapporti tra i vari enti che proprio l’assessore competente ha sottolineato in particolare Comune, Arsial, Regione, Adsp; chi gestirà veramente l’opera una volta realizzata interesse per gli appalti a parte? Che dice il Comune di Tarquinia ? Il Comune di Civitavecchia garantisce una corretta gestione a disposizione dei cittadini? Ci chiediamo se lo stanziamento in bilancio è ancora sufficiente e se i costi siano stati adeguati (tutte le opere previste costeranno almeno il 40% in più); ci chiediamo perché il progetto non potrebbe essere rivisto in meglio rispettando i desideri dei Civitavecchiesi, spiegando bene se gli stessi potranno essere ancora padroni di frequentare quando vorranno l’area; ci chiediamo perché non sia stato oggetto di nessuna rivisitazione il progetto del campeggio vicino ormai chiuso da anni e perché invece il primo atto sia proprio l’abbattimento di quei manufatti, con regolare concessione edilizia, che compaiono in tante riviste di fotografia professionistiche italiane; ci chiediamo se ci siano e quali sono e di chi gli interessi dietro i lavori che devono iniziare e non vorremmo che come tante cattedrali nel deserto anche questa diventi la terra di nessuno come lo stesso assessore ha sottolineato.
Insomma dateci un progetto fatto bene andiamo uniti per farlo eventualmente rivedere per questo tante associazioni stanno chiedendo un incontro con il Comune con il sindaco quando la politica è solo capace di alimentare la guerra tra poveri; ci chiediamo perché il Comune non abbia dato delle risposte alle istanze delle associazioni e dei concessionari protocollate regolarmente nell’estate scorsa; diciamocelo siamo già in campagna elettorale e questa comunella della politica tranne pochissimi, ci fa pensare! Se siamo tutti d’accordo nel fare il progetto non vedo qual è il problema migliorarlo? Rappresentiamo centinaia di voti li faremo valere! Vorremmo che qualcuno della politica di impegnasse con noi, come hanno fatto ancora in pochi, per rivedere questo progetto non perdendo i finanziamenti per ma per rifarlo veramente bene! Noi lo vogliamo e voi?

Associazione Amici di Civitavecchia e della Frasca