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LADISPOLI - Sono arrivati ieri mattina gli ispettori inviati dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara dopo il caso del bimbo iperattivo sospeso da scuola dal 28 febbraio al 23 marzo.
I genitori avevano subito presentato ricorso al Tar del Lazio che aveva subito decretato la sospensione della decisione del consiglio di istituto e dunque il ritorno immediato a scuola per il piccolo Andrea (nome di fantasia).
IL RICORSO
Nel ricorso presentato dal legale dei genitori viene evidenziato come per il bambino, seguito da un ospedale romano, la scuola abbia disposto la presenza di un operatore Oepa (per 13 ore a settimana) e di un assistente all'autonomia e alla comunicazione (per 2 ore a settimana), non prevedendo invece l'affiancamento, dell'operatore Oepa con un insegnante di sostegno. Sempre nel ricorso si evidenzia come proprio i medici richiedevano “'per la frequenza scolastica, l'aumento delle ore di sostegno e l'affiancamento di Oepa per permettere la corretta integrazione del bambino alle attività didattiche al gruppo di classe'". Insomma: "La gestione del piccolo alunno richiedeva una serie di accortezze necessarie al fine di favorire il suo inserimento scolastico e, un approccio rigido, attraverso l'esclusione dalla partecipazione alla frequentazione scolastica delle lezioni, nella gestione del bimbo, non fa altro che aumentare i sintomi della patologia". E ad essere d’accordo è stato il Tar disponendo il rientro in classe del piccolo.
IL FATTO
Ma nonostante il provvedimento del tribunale amministrativo del Lazio, Andrea non sarebbe stato fatto entrare a scuola. E a volerci vedere chiaro è il ministro Valditara che ha disposto l'invio degli ispettori, arrivati proprio ieri nel plesso ladispolano dove hanno ascoltato la dirigenza scolastica che ha così illustrato la vicenda e i motivi del provvedimento preso.
L’ISPEZIONE
Gli ispettori, a quanto pare, avrebbero raccolto anche la documentazione relativa al c
aso del piccolo Andrea per poterla esaminare, annunciando, nel frattempo, una nuova visita all’istituto scolastico, in programma per martedì prossimo quando dovrebbero essere ascoltati i docenti e i genitori dell’alunno.
Il piccolo Andrea, intanto, già ieri mattina è tornato tra i banchi di scuola con i suoi compagni di classe. All’arrivo a scuola il bambino avrebbe manifestato il suo pensiero ricordando come lunedì mattina non gli fosse stato permesso di entrare
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