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Enzo D’Antò, quante sono state le notti insonni trascorse in questo particolare momento della sua vita politica ?
“Be’ confesso che forte emozione e tensione praticamente non mi hanno mai abbandonato. Come si fa a restare glaciali al pensiero di poter occupare uno scranno nel massimo consesso regionale” ?
Quindi delusione addirittura lancinante. Riuscirà a smaltirla in tempi brevi la decisione presa dagli attuali “inquilini” della Pisana ?
“Non sarà facile. Tuttavia le circostanze malaccette vanno affrontate e superate, anche perché confido nella giustizia. Ed è quello che farò, fermo restando che sia stata fatta una scelta scandalosa”.
Ne è convinto ?
“Profondamente. Credo che quello dato sia un pessimo segnale che allontanerà ancor di più le persone dai seggi elettorali”.
Nientemeno ?
“Sicuro. Con la bocciatura della delibera che poneva all’attenzione del Consiglio Regionale una violazione della norma accertata dall’organo competente, si è chiaramente affermato che alla politica, a differenza dei cittadini, non frega una mazza della legge”.
Ritiene di dover dare ragione a chi aveva anticipato che le sarebbe stato servito un “biscotto” molto ma molto amaro ?
“Alla luce di quanto accaduto, direi proprio”.
E ora ?
“Intanto chiederò la sospensione dell’atto che respinge l’istruttoria proposta dalla Giunta delle Elezioni che accerta l’ineleggibilità del Colarossi. Poi insieme al mio avvocato valuteremo eventuali azioni per accertare le responsabilità del Consiglio Regionale stesso”.
Ce ne sarebbero ?
“E’ paradossale che nel segreto dell’urna si sia deciso di violare una legge nazionale chiara come il sole”.
E’ andata così ?
“Assolutamente. Non ci sono dubbi: chi risulta ineleggibile deve perdere la titolarità della carica che invece gli viene attribuita”.
Pertanto presenterà ricorso ?
“Certo. Ma mi permetta di sottolineare che in un mondo normale non dovrei essere io bensì il Colarossi a rivolgersi al Tar, visto che l’organo competente ha già stabilito la necessità dell’annullamento della sua elezione”.
E adesso ? Troveremo sempre lo stesso D’Antò battagliero per tutelare gli interessi della civitavecchiesità oppure un D’Antò demotivato ?
“La prima che ha detto. Ci può giurare”.
Allora sotto con un suo giudizio sulla giunta Tedesco, a quanto pare specializzata a cambiare continuamente pelle poichè ancora una volta s’è verificato il cambio degli assessori.
“Siamo ormai a meno di un anno dalla prossima campagna elettorale e anziché pensare a concretizzare i risultati di una pianificazione ormai evidentemente inesistente, la maggioranza centrodestrorsa si concentra sull’assegnazione e la spartizione di incarichi retribuiti”.
Non reputa che il rimpasto avvenuto si sia reso necessario ?
“Non scherziamo. E’ maturato per accontentare le varie parti politiche che in quattro anni non hanno fatto altro che tirare il sindaco per la giacchetta”.
E che idea s’è fatto dell’avvocato Tedesco ?
“Spesso mi capita di sentir dire che è una brava persona, quasi a scagionarlo dal disastro che stiamo vivendo e di conseguenza affibbiandone la responsabilità a coloro che lo attorniano docilmente. Si tratta di un punto di vista decisamente campato in aria”.
Ah, sì ? E perché mai ?
“Secondo me se un Primo Cittadino, come il nostro ovviamente, permette a chi gli è vicino e ai burattinai romani di tenere una città intera in ostaggio, non può essere considerato una vittima. Significa che non è all’altezza dell’altissimo ruolo che ricopre”.
Vabbè, ma a quanto pare con l’avvento del neo assessore Perello la situazione potrebbe migliorare.
“Me lo auguro. Però ciò a cui abbiamo assistito finora non si può né si deve dimenticare”.
E allora lo ricordi…
“E’ purtroppo successo che nessuno abbia guidato i processi e neppure accertato che arrivassero a compimento.
I signori dell’establishment hanno badato soltanto a convocare conferenze stampa insignificanti e a nascondere le inezie dietro una corte fumosa di inutilità”.
Non le sembra di esagerare, insomma di giudicare con estrema durezza ?
“Guardi , la realtà che riempie la quotidianità è sconcertante”.
Niente, non molla neppure di un millimetro…
“Succede che il sindaco e suoi fidi continuino ad autoelogiarsi mentre in città le erbacce nascondono montagne di spazzatura”,
Se non abbiamo capito male, notifica che se la cantano e se la suonano chiudendo gli occhi sui gravi problemi esistenti e che restano insoluti ?
“Esatto. E significa che gli interessi di questa amministrazione non coincidono con quelli della città. E poi sarebbe il caso di aggiungere ben altro”.
Cioè ?
“Trovo imbarazzanti le interminabili operazioni che consentono di piazzare amici e parenti in posizioni apicali e che costano non poco ai contribuenti”.
D’Antò, buon tutto a lei e a tutti.
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