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Standing ovation. Apertura decisamente inusuale dei lavori del parlamentino comunale: tutti in piedi e applausi scroscianti per Antonella Sberna, “incoronata” dalle urne eurodeputata lunedì scorso. Parole di apprezzamento per il suo modo di lavorare e per la sua determinazione a livello amministrativo sono state espresse dai capigruppo di maggioranza e opposizione, con gli auguri di buon lavoro in Europa. Omaggio floreale poi dai colleghi di Fratelli d’Italia.
La sindaca Chiara Frontini, facendo gli auguri «come sindaco della città ma anche da Chiara ad Antonella» ha definito l’elezione di una candidata locale all’Europarlamento «un momento bello per la città di Viterbo perché si aprono nuove opportunità, nuovi orizzonti».
La neo europarlamentare, sottolineando la valenza, non solo politica ma anche amministrativa, che assume l’Europa in questo particolare momento storico ha rassicurato: «Nonostante il consesso sia complicatissimo, sarà mio compito portare risposte. Fiera di aver portato la Tuscia in Europa».
Dopo la parentesi gioiosa, brusco richiamo alla realtà cittadina con una serie di interrogazioni urgenti.
A iniziare dalla serie di “puntate”, pubblicate da una testata web, che riguardano le esternazioni della sindaca estrapolate dalla registrazione durante la cena dei veleni in casa del consigliere Bruzziches.
Con il capogruppo Pd Alvaro Ricci che, a fronte dell’ultima “puntata” sugli asili nido, ha chiesto alla prima cittadina di rendere pubblica la registrazione «in modo che la cittadinanza possa contestualizzare le frasi riportate e anche i consiglieri possano capire cosa è successo e tirare le conclusioni». Stigmatizzando il clima di incertezza generato dalla “telenovela”, ha aggiunto: «Vorremmo anche capire i motivi che hanno portato Bruzziches a registrare la cena privata«.
«Terrò conto del suo suggerimento» ha dichiarato Frontini rivolta a Ricci, per poi scusarsi per il turpiloquio nelle sue esternazioni ma anche per «il dibattito infimo che la città deve subire. Non ho intenzione di farmi trascinare in un dibattito di questo livello con cui qualcuno sembra voglia tenere in ostaggio la città».
Rimarcando di aver spiegato i suoi motivi alla Procura, sulla divulgazione della registrazione il consigliere Bruzziches si è dichiarato disponibile dopo essersi consultato con il proprio avvocato.
Restando in tema di asili nido, la consigliera dem Alessandra Troncarelli ha chiesto lumi sul rischio chiusura della struttura I cuccioli.
«Non comprendo le voci sulla possibile chiusura - ha replicato l’assessore ai Servizi sociali Patrizia Notaristefano - Non abbiamo potuto mettere a bando i posti perché sono uscite fuori una serie di richieste da parte delle operatrici della struttura. Saranno 15 i bambini, che avendo iniziato il percorso, continueranno a frequentare l’asilo nido».
Ha quindi concluso il suo intervento ribadendo: «Nessuna chiusura. Non possiamo fare uscire il bando per nuovi ingressi dei bimbi fino a quando non avremo certezza sul numero delle operatrici».
E con 19 voti favorevoli della maggioranza si è conclusa la “pratica”, che era sfociata in un esposto per mancanza di numero legale, del riconoscimento del debito bilancio di 1222 euro.