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Le convenzioni, soprattutto quelle afferenti alle attività in capo ai Servizi sociali, sembrano essere il tallone d'Achille dell’amministrazione comunale.
Diverse le interrogazioni dell’opposizione che hanno chiamato in causa l’assessore alle Politiche sociali Patrizia Notaristefano.
A iniziare dalla questione delle assistenti scolastiche che, tramite una convenzione stipulata con delle cooperative, forniscono un supporto aggiuntivo extra orario scolastico ad alunni speciali. Una ventina di lavoratrici che da tempo chiedono di essere stabilizzate.
Chiarimenti in merito sono stati chiesti alla sindaca Chiara Frontini, per l’aspetto politico, e all’assessora Notaristefano per l’aspetto tecnico dalla capogruppo di Per il Bene comune Luisa Ciambella sia dalla consigliera Pd Alessandra Troncarelli.
Quest’ultima in particolare più che sulla stabilizzazione delle educatrici - in campagna elettorale aveva già chiarito che non era possibile - ha puntato il focus sul termine del servizio, attualmente prorogato al 31 dicembre chiedendo come intenda procedere il Comune: con una nuova gara d’appalto o con quale altra modalità?
Entrambe le consigliere hanno poi stigmatizzato l’atteggiamento del Comune che ha sempre declinato le richieste di incontri avanzate dai sindacati.
La prima cittadina, dopo aver replicato che un confronto con le organizzazioni si tenne circa un anno fa e ribadendo che l’amministrazione non si è mai sottratta agli incontri, si è detta dispiaciuta che in questo caso ancora non sia avvenuto.
In merito alla scadenza della proroga al 31 dicembre, la Notaristefano ha dichiarato: «Ci stiamo confrontando in seno all’amministrazione. E’ fondamentale capire dove vogliamo andare: se procedere con gara d'appalto o con l’accreditamento del servizio».
Lapidario il commento della Ciambella: «Non ci sono risposte concrete né per le educatrici né per i ragazzi che usufruiscono del servizio».
A tenere banco poi il ritardo nella stipula e nel rinnovo delle convenzioni come nel caso dell’Emporio solidale e del centro medico di cardiologia Abc «con un rinnovo arrivato in corner per soli 18 mesi» rimarca la Ciambella che lamentando il ritardo denuncia una situazione analoga per la Croce rossa.
Il capogruppo dem Alvaro Ricci invece esprime dubbi sulla procedura comparativa che il Comune vuole mettere in atto con un avviso pubblico per l’Emporio solidale, pur trattandosi di una iniziativa privata.
«Se Viterbo con Amore (ideatore e organizzatore dell'Emporio ndr.) non dovesse partecipare quella realtà sparirebbe. Questa è una volontà politica - incalza - non tecnica».
E sempre in tema di convenzioni Andrea Micci, capogruppo della Lega, interviene sulla vicenda delle rette per gli asili nido. L’amministrazione ha scelto di eliminare le convenzioni e dare un contributo diretto alle famiglie. Soldi che però, denuncia Micci, vengono erogati in ritardo creando ulteriori difficoltà economiche a famiglie disagiate che si trovano a dover anticipare le somme per le rette.
Un fuoco di fila per l’assessora che, per quanto riguarda le somme per l’Emporio e l’ambulatorio cardiologico, replica: «Vedremo in variazione di bilancio perché le convenzioni non si stipulano con il mio assessorato». Risposta che sul momento lascia basiti poi l’intervento dell'assessore Elena Angiani chiarisce il busillis: «La stipula delle convenzioni è ora in capo al Patrimonio».
I toni poi si alzano quando la Notaristefano sui contributi per gli asili nido dichiara che «non c’è nessun ritardo».
Il leghista Micci, di solito tranquillo e compassato nei suoi interventi, si infuria e rivolto all’assessora ammonisce: «Se sta dando del bugiardo alle famiglie allora le porto davanti a lei, ma se è vero quello che lamentano poi lei si dimette».