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CIVITAVECCHIA – «Perché 40 alloggi Ater che, almeno a vederli dall’esterno, sembrerebbero pronti da oltre un anno, non vengono assegnati?».
Se lo chiedono, scrivendo alla nostra redazione, gruppi di cittadini sempre più numerosi, tra famiglie in graduatoria in attesa di una casa popolare da anni, inquilini Ater che nel frattempo sono stati trasferiti o hanno fatto domanda per un cambio di appartamento, possibili destinatari di alloggi di edilizia agevolata, o semplici cittadini curiosi di capire come mai i lavori all’immobile nuovo di zecca di via Veneto, tra Campo dell’Oro e San Gordiano, siano terminati già a maggio del 2022 e da allora l’Ater non abbia provveduto né a prendere in carico lo stabile né, tantomeno, ad assegnare neppure una delle 40 unità abitative, più soffitte, posti auto coperti e scoperti.
Come è possibile che si verifichi una cosa del genere a Civitavecchia che per definizione, ormai da lustri, è la città dell’emergenza abitativa?
Eppure, l’Ater aveva acquistato (o meglio promesso di acquistare) l’immobile nel 2020 proprio per far fronte alla carenza di alloggi: nel 2019 era stato firmato dal Direttore Generale Emiliano Clementi un avviso pubblico per presentare offerte per la cessione di immobili già realizzati o in corso di realizzazione e pochi mesi dopo, a inizio 2020, lo stabile di via Veneto, inserito nel Pz4, veniva individuato come ammissibile con i suoi 40 appartamenti. A fine maggio veniva sottoscritta la promessa di vendita notarile e i vertici dell’Ater annunciavano che entro l’estate sarebbero stati assegnati i 40 alloggi: la metà o poco più per l’edilizia sovvenzionata, per coloro che erano in graduatoria per una casa popolare (soldi di cui i cittadini di Civitavecchia risultavano destinatari dall’apposito fondo regionale) e i restanti alloggi per edilizia agevolata, per rispondere anche a quelle famiglie che, pur avendo redditi superiori a quelli previsti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, non possono tuttavia sostenere affitti a prezzi di mercato.
Da lì in poi è iniziato un vero e proprio giallo: il costruttore a quanto pare infatti non avrebbe mai ricevuto il saldo del pagamento concordato con Ater, che ha versato solo l’acconto iniziale. Ecco perché, dunque, gli alloggi non sono mai stati consegnati.
Perché Ater non ha concluso l’operazione e che fine hanno fatto i soldi destinati all’acquisto dei 40 alloggi di Civitavecchia?
Questo aspetto lo dovrà chiarire il Direttore Generale di Ater Emiliano Clementi, rimasto da solo al comando dell’ente, in attesa della nomina del commissario, dopo la scadenza del mandato del cda. Certo è che ad esempio 2,8 milioni di euro proprio a maggio 2022 hanno preso la strada di Santa Marinella, a seguito della riprogrammazione dei fondi dell’Ater di Civitavecchia decisa dalla giunta regionale Zingaretti. E a quanto pare già a fine estate 2021 , l’allora assessore all’Urbanistica Sandro De Paolis aveva respinto un primo “assalto” della Regione, su pressione del sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, alle risorse destinate a Civitavecchia, sventolando sotto il naso dei dirigenti della Pisana il protocollo d’intesa firmato tra Ater e Pincio nel 2019 per l’utilizzo proprio nel Pz4 di (guarda caso) 2,8 milioni di euro per edilizia residenziale pubblica per il superamento dell’emergenza abitativa.
Perché dopo che De Paolis è stato spostato dall’Urbanistica (e poi estromesso dalla Giunta Tedesco) quell’accordo non è stato più difeso e con esso lo stanziamento dei 2,8 milioni che, strana coincidenza, sono stati dirottati su Santa Marinella?
E perché, al di là di tutto, Ater non ha poi comunque provveduto a completare l’operazione di via Veneto pagando quando ancora aveva i soldi disponibili e vincolati al Pz4, o reperendo subito le risorse necessarie a saldare il costruttore per il prezzo degli alloggi nel frattempo completati? Il trascorrere di quei mesi è stato infatti determinante: il vertiginoso aumento dei tassi di interesse registrato a partire da metà 2022, ha infatti reso problematica per l’ente di via Don Milani anche l’accensione di un mutuo per sopperire ai quasi 3 milioni tolti a Civitavecchia e destinati a Santa Marinella grazie a due fattori concomitanti e decisivi: la mancata volontà dell’Ater di concludere l’operazione del Pz4 mantenendo la promessa di acquisto sottoscritta con il versamento di oltre un milione di acconto e l’inerzia del Comune di Civitavecchia nel difendere - come fatto in un primo momento da De Paolis - la validità del protocollo d’intesa per lo stanziamento dei fondi regionali a beneficio dell’edilizia residenziale pubblica a Civitavecchia, consentendo invece che la Regione a guida Pd accogliesse le richieste del sindaco Pd di Santa Marinella Pietro Tidei.
I cittadini civitavecchiesi ringraziano.
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