Gestione associata dei servizi sociali nel distretto sociale Vt3, la quarta commissione dà il via libera alla nuova convenzione per l’ufficio di piano. Astenuta l’opposizione.
Il regolamento discusso ieri rivisita il precedente - con il quale si operava tramite la formula del consorzio tra i Comuni del distretto - recependo le nuove indicazioni della Regione finalizzate a ottimizzare e armonizzare le attività delle singole amministrazioni tramite il coordinamento del Comune capofila, individuato lo scorso 18 marzo in quello di Viterbo.
Oltre al capoluogo, il distretto Vt3 comprende altri sette Comuni: Bassano in Teverina, Bomarzo, Canepina, Celleno, Orte, Soriano nel Cimino e Vitorchiano.
L’ufficio di piano distrettuale, che sarà operativo dal 1 luglio, gestirà i fondi per il settore socio-sanitario erogati dalla Regione alle singole amministrazioni con percentuali diverse a seconda la grandezza, in termini di popolazione, del Comune e le somme derivanti dalla compartecipazione degli 8 enti, tenuti a versare 1 euro per ogni cittadino residente.
Tutti i fondi confluiranno all’ufficio di piano del comune capofila di Viterbo. 14 gli articoli della convenzione discussa ieri durante la riunione della quarta commissione presieduta da Melania Perazzini. La minoranza ha espresso qualche perplessità su alcuni articoli, riservandosi una discussione più dettagliata in sede di consiglio comunale.
A inizio lavori si è proceduto anche all’elezione del vicepresidente di commissione, incarico vacante dopo la nomina ad assessore alle Politiche sociali di Rosanna Giliberto. Il nome, indicato dal consigliere di maggioranza Umberto Di Fusco, è stato quello di Francesca Pietrangeli. Se su tale ruolo non ci sono state obiezioni, il consigliere di minoranza Andrea Micci della Lega ha però sollevato la questione dell’opportunità politica per quanto riguarda Melania Perazzini. La presidente della quarta commissione - che si occupa di servizi sociali - ricopre anche i ruoli di capogruppo della maggioranza e di presidente della Consulta del volontariato. «Non è mai accaduto - ha rilevato l’esponente del Carroccio - che il capogruppo di maggioranza fosse anche presidente di commissione. Forse sarebbe opportuno un passo di lato da parte di Perazzini»». Alla replica della presidente - «Abbiamo chiesto chiarimenti in merito al segretario generale Noemi Spagna Musso, non c’è incompatibilità di ruoli» - Micci ha risposto rilevando che «nonostante la quarta sia una commissione con deleghe importanti non è stata più convocata negli ultimi sei mesi. L’ultima riunione si è tenuta a settembre. Forse troppi ruoli incidono sulle convocazioni della commissione» rimarca tranchant per poi invitare a «tornare a discutere nelle commissioni». Un tasto dolente quest’ultimo focalizzato anche nell’intervento del capogruppo Pd Alvaro Ricci. «Dovrebbero essere luogo di discussione, di dialogo. Invece si è svilito e svuotato il ruolo delle commissioni, usate solo per dare un parere su delibere già confezionate» osserva, con l'appello «a recuperare un ruolo che è anche esercizio di democrazia».