Il Comune ricorre al Tar contro la delibera della giunta regionale che dimensiona l’istituto Carmine.
L’incontro in Consiglio regionale a distanza di una settimana non ha dato l’esito sperato e così l’amministrazione comunale tira dritto e chiama in casa il Tribunale amministrativo regionale.
La giunta comunale, infatti, ha dato il via libera al ricorso al Tar contro la delibera di dicembre della Regione Lazio.
«Una decisione dolorosa - afferma la sindaca Frontini - che non avremmo mai voluto prendere. Auspicavamo che dopo il sit in dello scorso mercoledì ci fosse una retromarcia da parte della Regione Lazio, ma ad oggi non è pervenuto nulla di concreto. E allora noi dobbiamo difendere la nostra offerta educativa».
Dall’incontro di Roma, dove la sindaca ha incontrato l’assessore regionale alla scuola Giuseppe Schiboni, il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, il presidente della commissione scuola Angelo Tripodi, i consiglieri regionali della Tuscia e alcuni capigruppo, Frontini aveva auspicato la rettifica della delibera regionale. «Una possibilità, questa - aveva spiegato - che dipende dall’effettività, ancora non chiara, di estensione dei termini prevista dal D.L. di ieri o di considerazione dei target di dimensionamenti da realizzare su base triennale invece che annuale».
Il ricorso al Tar non è l’unica iniziativa della maggioranza.
I capigruppo di Viterbo 2020 e Io apro Rinascimento, Melania Perazzini e Ugo Poggi, sono i primi firmatari di una richiesta di consiglio straordinario aperto.
«Ne abbiamo sentite tante in questi giorni - ha detto Melania Perazzini - ed è giusto promuovere una seduta straordinaria di Consiglio in cui fare chiarezza sia sulle responsabilità, ma soprattutto sulle prospettive. È giusto che tutto il consiglio, e quindi la cittadinanza, sia coinvolto nell’informazione sullo stato dell’arte e su cosa accadrà nei prossimi mesi. L’abbiamo appositamente richiesta aperta agli interventi degli interlocutori istituzionali e delle famiglie, docenti e operatori dell’educazione interessati - chiarisce Perazzini - per ascoltare la voce di tutti».
In settimana la commissione dei capigruppo calendarizzerà la seduta.