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«Il paese delle fiabe di Sant’Angelo è il primo al mondo ad avere un’esperienza immersiva di realtà aumentata e virtuale». A parlare è Marco Pizzoni, amministratore Way, che ha fornito il supporto tecnologico e artistico alla Well See, guidata dall’amministratore Antonio Moscatt, per realizzare il progetto “Game Tales”, finanziato dal Pnrr . Games Tales permetterà, dal 22 dicembre al 7 gennaio in forma sperimentale e dal 14 febbraio in modo continuativo, indossando un visore di realtà virtuale, di essere guidati dal Bianconiglio di Alice delle Meraviglie (primo murale realizzato nel novembre 2017) a scoprire Sant’Angelo e i motivi per cui sono stati creati i murales e gli obiettivi della caccia al tesoro. Con un software ad hoc anche le persone sorde potranno fruire dell’esperienza grazie a un riquadro in sovrapposizione che riporta, con il linguaggio dei segni, i contenuti audio. Nel viaggio virtuale ed esperienziale è previsto anche un escape game in realtà aumentata mediante un’app: i partecipanti potranno fare un avvincente percorso tra le vie del borgo risolvendo enigmi per scoprire nuovi dettagli sui murales e sulle fiabe che li ispirano. « Sant’Angelo – ha detto l’assessore al decentramento Katia Scardozzi nella conferenza stampa di presentazione del progetto di ieri mattina al Comune di Viterbo - ormai, era destinato a scomparire ma grazie ai murales, ha avuto uno sconvolgimento. La Way srl ha captato la location come modo di valorizzare non solo con passeggiate ma anche con la tecnologia il borgo mediante occhialini virtuali. Da un anno lavoriamo con questo progetto legato al Pnrr. Il progetto permetterà la presenza di tanti turisti e ci stiamo muovendo sull’individuazione di siti specifici per fare parcheggiare in sicurezza». Antonino Moscatt, amministratore di WellSee Srl, ha detto che «per questo bando Pnrr ci hanno aiutato gli amici di Way Srl. Abbiamo creato, con loro, la combo per realizzare un gioco dedicato alle famiglie e ai bambini per scoprire Sant’Angelo. Si esce dal visore virtuale per vivere un vero e proprio escape game. Col visore a realtà virtuale si vedranno dieci murales animati e si scopriranno indizi per un finale straordinario. Una parte del biglietto verrà messo nel salvadanaio per l’acquisto di alberi. Il premio finale potrà essere un buono sconto per il borgo per incentivare l’economia circolare». Games Tales, quindi, è un progetto integrato con finalità non solo di divertimento ma anche di sviluppo turistico, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. «Usare le innovazioni è un ottimo modo per immaginare tecnologia come strumento di ausilio per le comunità – conclude Moscatt - senza subirla ma cavalcarla per andare più veloci come territorio. Visore ed esperienza costano 5 euro. Il progetto può arrivare anche a Viterbo città. E’ un investimento grosso, il bando non ha coperto tutti i costi, sono stati 6 mesi di lavoro di progettazione».
«Che meraviglia Sant’Angelo, lo dico perché viaggio in tutta Italia e nel mondo, siamo reduci dalla mostra di Marco Polo a Pechino - ha detto Marco Pizzoni, amministratore di Way srl - Noi crediamo che la cultura sia il volano per una società migliore. Il progetto è stato pensato anni fa per trasformare un luogo in qualcosa di magico, abbiamo voluto qualcosa di interattivo portando un gioco. In questo paese faremo prendere vita ai murales con due tecnologie: realtà aumentata e realtà virtuale. È la prima volta che accade questo in un luogo turistico-culturale nel mondo: si può giocare partendo da una storia, prendere i visori ed entrare in un mondo virtuale. Si entra in un libro magico che si apre e le pagine sono disperse nei vari murales e viene chiesto di trovarli per una caccia al tesoro. Con un telefonino i murales prendono vita. Poi si devono ritrovare le pagine mancanti». Egle Rossetti, referente dell’associazione culturale arte e spettacolo di Sant’Angelo, ha spiegato che «quando Moscatt mi ha detto di volere inserire il paese in un progetto d’innovazione tecnologica per noi è stato un grande orgoglio. Può essere un’alternativa alla solita visita scolastica, valida anche per persone che hanno problemi di mobilità. In tutto ci sono 68 murales realizzati da 30 artiste, tutte donne, provenienti da vari paesi europei».